LA TESTA ANATOMICA di FILIPPO BALBI

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#artiebellezzeitaliane © Photo by Massimo Gaudio Filippo Balbi, La Testa anatomica (1854), Olio su tavola Andare in un luogo per una visita programmata e trovare una meraviglia che non ti aspettavi è sempre una bella cosa. Nello specifico, avevo programmato di fare una visita alla Certosa di Trisulti che si trova a Collepardo in provincia di Frosinone. Tra le tante cose da vedere al suo interno, ho notato un manifesto di una mostra che terminerà il 29 di ottobre p.v., dedicata ad una sola opera. Si tratta della Testa anatomica realizzata dal pittore napoletano Filippo Balbi nel 1854. Una mostra che già da sola è un evento dove ovviamente tutto è concentrato sul dipinto, con pannelli che descrivono molto bene l'opera con riferimenti anche storici che hanno portato Balbi alla realizzazione dell'opera. Di sicura ispirazione per l'artista è stato Michelangelo Buonarroti, infatti alcuni corpi che compongono la testa si rifanno ad un bassorilievo dell'artista toscano realiz

Antonio Canova, Ritratti di Napoleone Bonaparte

  #artiebellezzeitaliane

Photo by Massimo Gaudio


Antonio Canova, Ritratto di Napoleone Bonaparte (1803) - Museo statale Ermitage, San Pietroburgo, Russia

Nulla avviene per caso, e se il primo incontro con l'arte è stato folgorante lo devo ad Antonio Canova.
Un giorno del 1992 lessi sulle pagine di un quotidiano, di una mostra dedicata ad Antonio Canova riguardante opere provenienti dall'Ermitage di San Pietroburgo, così, incuriosito ed accompagnato dalla mia inseparabile fotocamera, andai a vedere quella mostra. Ovviamente rimasi estasiato dalla bellezza delle opere esposte, la stessa sensazione che ho avuto nel 2019 alla mostra a lui dedicata dal titolo Canova: Eterna Bellezza sempre a Roma. Ormai è passato molto tempo da allora e il ricordo è lontano, di sicuro però la grazia delle forme femminili come Le Grazie, oppure quella di Ebe e la Danzatrice con le mani sui fianchi, oppure ancora Amore e Psiche, Orfeo, Amorino alato, Maddalena penitente ed altre ancora, sono rimaste impresse nella mia mente, favorendo così il mio interesse verso il fantastico mondo dell'arte. 
Purtroppo di tutte le fotografie fatte, mi è rimasta soltanto quella del Ritratto di Napoleone Bonaparte realizzato nel 1803 su commissione dello stesso Napoleone in vista della sua futura incoronazione a imperatore. Canova in prima battuta si recò a Parigi dove fece una bozza con la creta che gli servì per creare una versione in gesso, la stessa conservata alla Gipsoteca di Possagno, anche se ne esiste una copia identica all'Accademia Nazionale di San Luca a Roma (foto sotto). 
Canova però nella realizzazione del ritratto in marmo, rispetto alla copia in gesso "spogliò" Napoleone dell'uniforme e con la torsione del collo diede alla scultura una sensazione più naturale rendendola più viva. Anche per il suo autoritratto conservato nel Museo di Palazzo Braschi in Roma, Canova utilizzò la stessa tecnica, mostrandosi a petto nudo, con un accenno di torsione del collo e i capelli corti che richiamano i ritratti degli imperatori romani (ultima foto).
Sono passati precisamente duecento anni dalla sua morte, ma le sue opere sono e resteranno vive per sempre.

Autore: Antonio Canova (Possagno 1757 - Venezia 1822)
Titolo: Ritratto di Napoleone Bonaparte
Datazione: 1803
Supporto : Marmo
Misure (cm): 76
Si trova: Museo statale Ermitage
Luogo: San Pietroburgo, Russia

Antonio Canova, Ritratto di Napoleone Bonaparte primo Console (1802) Gesso - Accademia Nazionale di San Luca, Roma

Autore: Antonio Canova (Possagno 1757 - Venezia 1822)
Titolo: Ritratto di Napoleone Bonaparte primo Console
Datazione: 1802
Supporto : Gesso
Misure (cm): 65
Si trova: Accademia Nazionale di San Luca
Luogo: Roma

Antonio Canova, Autoritratto (1812) Gesso - Palazzo Braschi, Roma

Autore: Antonio Canova (Possagno 1757 - Venezia 1822)
Titolo: Autoritratto
Datazione: 1812
Supporto : Gesso
Misure (cm): 89
Si trova: Museo di Roma, Palazzo Braschi
Luogo: Roma

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