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SANTA CECILIA E L'ANGELO DI CARLO SARACENI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Carlo Saraceni, Santa Cecilia e l'angelo (1610) - Palazzo Barberini - Roma Il dipinto è un raffinato saggio di equilibrio formale, luministico e cromatico. La santa, considerata per tradizione patrona della musica, si accinge a un duetto celeste, accordando, istruita dall'angelo, le corde più gravi del suo liuto attiorbato, "ritratto" con meticolosa perizia. E al tema della divina armonia musicale sembrano intonarsi anche le corrispondenze alternate dei colori e il graduale modularsi del chiaroscuro, dalle ombre profonde ai riflessi sul serico panneggio e i lucidi strumenti, fino al candore delle ali angeliche. L'opera, di cui si ignora l'originaria destinazione, è stata oggetto di ipotesi attributive alternative, in particola a favore del francese Guy François (1578-1650) attivo a Roma nel primo decennio del Seicento e non lontano dall'orbita caravaggesca. (da Palazzo Barberini) Autor

SAN FRANCESCO SORRETTO DALL'ANGELO DI ORAZIO GENTILESCHI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Orazio Gentileschi, San Francesco sorretto dall'angelo (1612-1613) - Palazzo Barberini - Roma  Come ricorda l'iscrizione della tela, molto probabilmente la tela fu realizzata per decorare l'oratorio romano di San Girolamo alla Carità, fondato nel 1612 dal religioso e compositore Orazio Griffi (1566-1624). Come la produzione musicale dello stesso Griffi, sodale di San Filippo Neri, anche il dipinto commissionato a Orazio Gentileschi (Pisa 1563 - Londra 1639) sembra improntato alla meditazione e alla edificazione spirituale. Francesco non è rappresentato nel momento dell'estasi, ma mentre rivive la passione di Gesù: non a caso il suo deliquio ricorda da vicino le immagini dell'agonia nell'Orto degli ulivi, in cui, dalla fine del XVI secolo, Cristo viene spesso raffigurato quasi privo di sensi e fisicamente sorretto da un angelo. Altrettanto fisici sono i segni delle stimmate e della dolorosa imitazione

IL CONCERTO DI GHERARDO DELLE NOTTI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Gerrit van Honthorst, Concerto (1621 ca.) - Galleria Borghese - Roma Durante una visita alla Galleria degli Uffizi a Firenze, in una Sala vicino a quella dedicata a Caravaggio, rimasi folgorato dalla bellezza di alcuni dipinti dell'artista olandese Gerrit van Honthorst (Utrecht 1592 - 1656) conosciuto anche con il nome italianizzato Gherardo delle Notti , il quale subì l'influenza di Caravaggio durante la sua formazione in Italia in particolar modo durante la sua permanenza a Roma. Diventò subito un quotato ed importante pittore tanto da ricevere commissioni sia da Vincenzo Giustiniani che dal cardinale Scipione Borghese e proprio nel palazzo romano che fu di quest'ultimo, la Galleria Borghese , è conservata una sua opera dal titolo Concerto realizzata nella seconda metà del suo soggiorno romano che va dal 1610 al 1621. Autore: Gerrit van Honthorst Titolo: Concerto Supporto: Ol

SACRIFICIO DI ISACCO DI ORAZIO RIMINALDI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Orazio Riminaldi, Sacrificio di Isacco (1620-1630) Palazzo Barberini - Roma Del pittore toscano  Orazio Riminaldi (Pisa 1593 - 1630) si sa poco. Di sicuro quello che ha influenzato la sua tecnica pittorica, visto i suoi lavori, è stato il periodo in cui era allievo di Orazio Gentileschi che lo ha portato verso il caravaggismo, infatti durante la sua presenza a Roma, realizzò molti dipinti seguendo lo stile del Maestro lombardo. Il dipinto di questo articolo si trova presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma e riprende un episodio del libro biblico della Genesi intitolato Sacrificio di Isacco . Autore: Orazio Riminaldi Titolo: Sacrificio di Isacco Supporto: Olio su tela Anno: 1620 - 1630 Misure (cm.): 149 x 229 Posizione: Palazzo Barberini Località: Roma