Post

"Il Triangolo di Rembrandt" di Giacinta Caruso: Recensione e uno sguardo alle opere di Rembrandt

Immagine
Recensione del Romanzo Storico "Il Triangolo di Rembrandt" e Approfondimento delle Opere d'Arte citate dall'Autrice  A cura di Manuela Moschin Recensione "Il Triangolo di Rembrandt" di Giacinta Caruso Questo articolo cade come si suol dire a fagiolo, poiché, proprio quest'anno vengono celebrati i trecentocinquant'anni dalla morte di  Rembrandt van Rijn  (Leida 1606-Amsterdam 1669). Sono lieta, pertanto, di avergli dedicato uno spazio nel blog. Ringrazio  Giacinta Caruso  che, assieme alla  Casa Editrice Panesi Edizioni , mi hanno dato l'opportunità di poterne parlare.  Giacinta Caruso ispirandosi alla vita travagliata del pittore e incisore olandese Rembrandt  ha scritto un romanzo storico ricco di tormentate vicende basandosi sulla storia vera.  Si tratta di una biografia romanzata che l'autrice ha sapientemente interpretato studiando a fondo le vicissitudini dell'artista, che furono  segnate da difficoltà economiche e d

VENERE CHE BENDA AMORE DI TIZIANO VECELLIO

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Tiziano Vecellio, Venere che benda Amore (1565) - Galleria Borghese - Roma Nella Sala di Psiche posta al primo piano di Galleria Borghese a Roma, sono esposti quattro tele del pittore veneto Tiziano Vecellio (1490-1576). Qualche mese fa ho dedicato un post al dipinto Amor Sacro e Amor Profano. Quello di oggi si trova sempre nella stessa sala ma sulla parete opposta ed è intitolato Venere che benda Amore del 1565 ed è un olio su tela che misura 116 x 184 cm. Tiziano in questo splendido dipinto ha saputo re ndere la scena elegante e molto ben curata. Sulla sinistra si vede Venere che benda Amore poggiato sul suo grembo nel mentre guarda da qualche parte fuori dalla scena. Alle sue spalle è poggiato un'altro putto che assiste con interesse al bendaggio, mentre le due donne a destra sembra si stiano avvicinando per portare l'una un arco e l'altra la faretra con le frecce. Sullo sfondo si vede un paesaggio con monta

MARIO MAFAI E ANTONIETTA RAPHAEL

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Antonietta Raphaël, Mario nello studio (1966) - Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma Ci sono state molte coppie nel mondo dell'arte come ad esempio Mario Mafai (1902-1965) romano ed Antonietta Raphaël (1895-1975) lituana. Ebbero molte occasioni di lavorare insieme seppur provenienti da situazioni diverse. Antonietta oltre ad essere pittrice si dedicò in seguito alla scultura. Si conobbero all'Accademia delle Belle Arti di Roma nel 1925 e da quella unione nacquero tre figlie. Insieme a lei ed un amico di accademia e pittore di nome Scipione , Mario fondò verso la fine degli anno venti, un movimento artistico chiamato Scuola romana o scuola di via Cavour chiamata così dallo studio-abitazione della coppia. Le foto di questo articolo, sono di alcune loro opere esposte alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma. https://www.massimogaudio-photography.com/ Antonietta Raphaël, Ritratto di giovane do

GLI AUTORITRATTI DI RAFFAELLO

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Raffaello Sanzio, Autoritratto (1506) - Galleria degli Uffizi - Firenze Degli artisti del passato conosciamo i loro lavori più o meno famosi. Ma conosciamo i loro volti? Raffaello Sanzio (1483-1520) è stato nella sua breve vita, uno dei più bravi pittori che l'Arte italiana abbia mai avuto. Non ci sono di lui tanti autoritratti di lui, però ci possiamo accontentare dell' Autoritratto che si trova alla Galleria degli Uffizi di Firenze risalente al 1506. e l'autoritratto di qualche anno dopo racchiuso all'interno del colossale affresco La Scuola di Atene che si trova nei Musei Vaticani del quale ho scritto tempo fa. Una curiosità sopratutto per i più giovani, riguarda il primo autoritratto. E' stato utilizzato per l'unica banconota da 500.000 lire messa in circolazione dalla Banca d'Italia il 13 Maggio del 1997. https://www.massimogaudio-photography.com/ La Scuola di Atene - Musei Vaticani

FRANCESCO TROMBADORI E LA VEDUTA ROMANA

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Francesco Trombadori, Il Campidoglio (1959-1960) Qualche tempo fa, ho pubblicato un articolo sul pittore siciliano Francesco Trombadori (1886-1961), che riguardava le opere esposte durante una mostra a lui dedicata alla Galleria Comunale di Arte Moderna di Roma . Erano esposti dipinti riguardanti sia ritratti che paesaggi urbani romani molto interessanti. Dei ritratti mi sono interessato la scorsa volta, oggi invece voglio dedicare il post ai paesaggi urbani romani. https://www.massimogaudio-photography.com/ Il corridoio dei Papi (passetto del Borgo) (1948-1949) Il Foro romano (1954) Il Tevere (1929) L'Isola Tiberina (1929) Monumento a Giuseppe Gioacchino Belli (1961) Piazza Campo de' fiori (1959 Piazza del Popolo (1955) Piazza del Popolo (Santa Maria del Popolo) (1942) Piazza del Popolo (1959) Piazza di Spagna (1958) Trinità dei monti (1959)

RICCARDO FRANCALANCIA AL MUSEO DELLA SCUOLA ROMANA DI VILLA TORLONIA

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Autoritratto (1947) Nel secondo piano del Casino Nobile al Museo di Villa Torlonia , si trova la Mostra della Scuola Romana , dove sono raccolte opere di artisti che in qualche modo hanno avuto la loro i loro trascorsi artistici nella capitale. Tra i tanti, sono esposte opere del pittore Riccardo Francalancia (1886-1965) originario di Assisi ed approdato nell'ambiente artistico romano nella prima decade del '900. Ha frequentato vari circoli culturali rom ani, ha collaborato con la rivista letteraria La Ronda ed è stato uno dei creatori del movimento pittorico dei Valori Plastici del quale fecero parte anche Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi e Carlo Carrà. Oltre al ritratto, si dedicò alla pittura paesaggistica e alla natura morta. Nel corso degli anni, nonostante abbia avuto un malessere nervoso nella prima metà degli anni trenta, ebbe molti riconoscimenti sia nazionali che internazionali. https://www.massimogaudio-p

I SAN GIOVANNI BATTISTA DI CARAVAGGIO

Immagine
L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio San Giovanni Battista (1609-16109 - Galleria Borghese - Roma Si conoscono altre opere del Caravaggio ripetute più volte, come ad esempio San Matteo e l'angelo situata nella Chiesa di San Luigi dei francesi a Roma di cui la prima versione è andata distrutta, Giuditta ed Oloferne esposta a Palazzo Barberini di Roma di cui una presunta seconda versione è stata ritrovata nel 2014 in Francia e la Buona ventura che oltre ai Musei Capitolini, se ne trova una seconda versione al Museo del Louvre a Parigi Caravaggio ha più volte dipinto il santo, se ne contano almeno otto versioni di cui tre, anzi quattro, se ne trovano a Roma. Il primo in ordine di immagine si trova esposto alla Galleria Borghese realizzato tra il 1609 ed il 1610, il secondo del 1602 si trova nei Musei Capitolini ma se ne trova una copia quasi identica alla Galleria Doria Pamphilj ed il terzo si trova alla Galleria Corsini realizzato nel 1604 ca. San Gio

LA BUONA VENTURA DI CARAVAGGIO

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Buona ventura (1593-1594) - Musei Capitolini - Roma La Pinacoteca al secondo piano del Palazzo dei Conservatori nei Musei Capitolini , contiene tanti dipinti di pregio, uno di questi si trova nella Sala di Santa Petronilla ed è del pittore milanese Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO (Milano 1571 - Porto Ercole 1610). In realtà il museo contiene due dipinti del Caravaggio, il San Giovanni Battista e la Buona ventura . Bene, il post di oggi è dedicato al secondo dipinto, un olio su tela che misura 115 x 150 cm. realizzato tra il 1593 ed il 1594. Il dipinto ritrae una giovane zingara che con la scusa di predire il futuro ad un giovane di buona famiglia, con atteggiamento cordiale, la grazia, ed un sorriso sincero, riesce con poca fatica e tanta disinvoltura, a sfilare l'anello dal dito del ragazzo.

LA SIBILLA CUMANA DEL DOMENICHINO

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Domenico Zampier i detto DOMENICHINO, Sibilla cumana (1616-1617) - Galleria Borghese - Roma Il post di ieri era dedicato ad un dipinto del pittore bolognese Domenico Zampieri detto DOMENICHINO . Quello di oggi è sempre dello stesso artista e si trova sempre nella stessa sala della Galleria Borghese di Roma. Si intitola Sibilla cumana , un olio su tela più piccolo dell'altro, infatti misura 123 x 89 cm ed è stato eseguito tra il 1616 ed il 1617. Il dipinto è stato eseguito in accordo tra il pittore ed il cardinale Scipione Borghese, infatti i riferimenti musicali, sono stati inseriti per lusingare quest'ultimo che oltre la pittura, si era eletto protettore della musica.

LA CACCIA DI DIANA DEL DOMENICHINO

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Domenico Zampieri detto DOMENICHINO, La caccia di Diana (1616-1617) - Galleria Borghese - Roma Nella sala di Elena e Paride, sita al primo piano della Galleria Borghese a Roma, è esposta una grande tela del pittore bolognese Domenico Zampieri detto DOMENICHINO (1581-1641). Il dipinto è un olio su tela che misura 225 x 320 cm, intitolato La caccia di Diana eseguita tra il 1616 ed il 1617. Il dipinto era stato commissionato dal cardinale Aldobrandini, ma Scipione Borghese lo sottrasse al pittore per la propria collezione facendolo "soggiornare" per alcuni giorni in carcere. In seguito però il Domenichino venne ricompensato con 150 scudi che servirono come pagamento sia per quest'opera che per La Sibilla attualmente esposta nella stessa sala.