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IL CONCERTO DI GHERARDO DELLE NOTTI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Gerrit van Honthorst, Concerto (1621 ca.) - Galleria Borghese - Roma Durante una visita alla Galleria degli Uffizi a Firenze, in una Sala vicino a quella dedicata a Caravaggio, rimasi folgorato dalla bellezza di alcuni dipinti dell'artista olandese Gerrit van Honthorst (Utrecht 1592 - 1656) conosciuto anche con il nome italianizzato Gherardo delle Notti , il quale subì l'influenza di Caravaggio durante la sua formazione in Italia in particolar modo durante la sua permanenza a Roma. Diventò subito un quotato ed importante pittore tanto da ricevere commissioni sia da Vincenzo Giustiniani che dal cardinale Scipione Borghese e proprio nel palazzo romano che fu di quest'ultimo, la Galleria Borghese , è conservata una sua opera dal titolo Concerto realizzata nella seconda metà del suo soggiorno romano che va dal 1610 al 1621. Autore: Gerrit van Honthorst Titolo: Concerto Supporto: Ol

SACRIFICIO DI ISACCO DI ORAZIO RIMINALDI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Orazio Riminaldi, Sacrificio di Isacco (1620-1630) Palazzo Barberini - Roma Del pittore toscano  Orazio Riminaldi (Pisa 1593 - 1630) si sa poco. Di sicuro quello che ha influenzato la sua tecnica pittorica, visto i suoi lavori, è stato il periodo in cui era allievo di Orazio Gentileschi che lo ha portato verso il caravaggismo, infatti durante la sua presenza a Roma, realizzò molti dipinti seguendo lo stile del Maestro lombardo. Il dipinto di questo articolo si trova presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma e riprende un episodio del libro biblico della Genesi intitolato Sacrificio di Isacco . Autore: Orazio Riminaldi Titolo: Sacrificio di Isacco Supporto: Olio su tela Anno: 1620 - 1630 Misure (cm.): 149 x 229 Posizione: Palazzo Barberini Località: Roma

SANTA CECILIA DI ARTEMISIA GENTILESCHI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Artemisia Gentileschi, Santa Cecilia (1620) Galleria Spada - Roma In una sala della Galleria Spada a Roma, ci sono due dipinti della pittrice romana Artemisia Gentileschi (Roma 1593 - Napoli 1654), uno dei quali ha come titolo Santa Cecilia , un olio su tela realizzato nel 1620. La santa raffigurata è la patrona di musicisti che in questo caso è stata raffigurata con in mano un liuto nell'atto di suonarlo. Autore: Artemisia Gentileschi Titolo: Santa Cecilia Supporto: Olio su tela Anno: 1620 Misure (cm.): 108 x 78,5 Posizione: Galleria Spada Località: Roma

IL SOLE DI GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il sole (1904) - Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma C'è un dipinto del pittore piemontese Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo 1868 - 1907) che ha catturato la mia attenzione durante una visita alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma il cui titolo è Il sole . Pellizza è noto principalmente per il dipinto del 1901 intitolato Il quarto stato conservato nel Museo del Novecento a Milano. Conoscevo già quest'opera ma non conoscevo ancora quella conservata nel museo romano, quindi quando lessi nella didascalia le informazioni sull'autore, rimasi piacevolmente sorpreso. Quello che più mi ha impressionato è il modo in cui ha attirato verso di se il mio sguardo perché è come vedere una forte luce quasi abbagliante proveniente dalla parete. Ancora adesso, guardandolo in fotografia, provoca un disagio ottico quasi da dover indossare gli occhiali da sole. Autore:

LA BATTAGLIA SI SAN MARTINO E L'UNITA' D'ITALIA

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Michele Cammarano, La battaglia di san Martino (1880-1883) - Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma Oggi è un giorno particolarmente importante per l'Italia. Il 17 marzo di ogni anno viene celebrato come festa nazionale per la nascita dello stato italiano. Per l'occasione ho voluto inserire in questo post, un dipinto di Michele Cammarano dal titolo La battaglia di san Martino eseguito tra il 1880 ed il 1883, che si trova alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma. Si tratta di un dipinto che riprende una delle fasi più importanti di quella battaglia dove viene ritratto anche re Vittorio Emanuele II su un cavallo bianco che era al comando della battaglia stessa. Le dimensioni dell'opera sono 8,20 x 4,20 metri che rendono i soldati raffigurati in primo piano talmente reali che si ha l'impressione di essere presenti. https://www.massimogaudio-photography.com/

SAN MATTEO E L'ANGELO DI CARAVAGGIO

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, San Matteo evangelista e l'angelo (1602) - Cappella Contarelli - Chiesa di San Luigi dei Francesi - Roma Agli inizi del Seicento, al pittore milanese Michelangelo Merisi detto Caravaggio (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), furono commissionate tre tele da collocare nella Cappella Contarelli che si trova nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Le tele raffigurano tre momenti della vita di San Matteo: La Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo ed infine San Matteo e l'angelo, quest'ultima è collocata sopra l'altare della Cappella stessa in sostituzione di un gruppo scultoreo. Caravaggio fece una prima versione con questo soggetto, ma venne rifiutata dalla congregazione dei preti e purtroppo andò perduta durante la seconda guerra mondiale. Autore: Michelangelo Merisi detto Caravaggio Titolo: San Matteo e l'angelo Supporto:

NUDO FEMMINILE DI SCHIENA DI PIERRE SUBLEYRAS

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Pierre Subleyras, Nudo femminile di schiena (1740 ca.) - Palazzo Barberini - Roma Alla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma, si trova una sala dedicata a due grandi ritrattisti del Settecento, uno di questi è il pittore francese ma italiano di adozione Pierre Subleyras (Saint Gilles du Garde 1699 - Roma 1746). Posto sopra un camino, si trova l'unico dipinto dell'artista che con la sua bellezza cattura subito lo sguardo di chi entra nella sala. Si tratta di un olio su tela che misura cm. 74 x 136 ed è intitolato Nudo femminile di schiena realizzato nel 1740 ca. E' considerato uno dei dipinti di nudo più belli della storia dell'arte, caratterizzato sia dall'effetto della luce che dalla gamma di colori caldi che vanno dal rosa dell'incarnato fino alle tonalità di marrone passando per il color crema. Come si legge nella didascalia che accompagna il dipinto, "Subleyras antic

IL DITTICO DI GIULIO ARISTIDE SARTORIO ALLA GNAM

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Giulio Aristide Sartorio, Diana di Efeso e gli schiavi (1899) Olio su tela, cm. 304 x 421 -  Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma Nella Galleria Nazionale D'Arte Moderna che si trova a Roma nel quartiere Pinciano, sono esposti due dipinti del pittore romano Aristide Giulio Sartorio (Roma 1860 - 1932). Fanno parte di un dittico di grandi dimensioni, infatti misurano cm. 304 x 421 e sono collocati nella stessa Sala, uno di fronte all'altro. Le opere si intitolano Diana di Efeso e gli schiavi e La Gorgone e gli eroi , entrambi realizzati nel 1899 ed esposti in occasione della terza Biennale di Venezia svoltasi lo stesso anno, dove fu realizzata una personale con circa cinquanta sue opere ed in quell'occasione le due opere vennero acquistate dall'attuale Galleria. Nella presentazione di queste tele, Giulio Aristide Sartorio affermò di aver raffigurato in queste opere "due aspetti della profonda van

REMBRANDT ALLA GALLERIA CORSINI: L’AUTORITRATTO COME SAN PAOLO

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Rembrandt van Rijn, Autoritratto come San Paolo (1661) Olio su tela Nel tardo pomeriggio di ieri, presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica, Galleria Corsini a Roma, si è svolta l'anteprima della mostra dedicata al pittore ed incisore olandese Rembrandt van Rijn (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Nella sala chiamata Camera dei dipinti di canonizzazione , dove tra l'altro è visibile lo splendido mosaico di Pietro Paolo Cristofari, Ritratto di Clemente XII e Neri Maria Corsini (1738-1739), è stata allestita la mostra che accoglie l' Autoritratto come San Paolo , un olio su tela che misura 91 x 77 cm firmato e datato dall'artista nel 1661. Il dipinto proviene dal Rijksmuseum di Amsterdam, ma in realtà prima di arrivare nella sua attuale collocazione, ebbe varie proprietari in giro per l'Europa tra i quali i Corsini. Lo acquistò il cardinal Neri Maria Corsini dalla vedova dell'allora pittore e direttore dell

IL NARCISO DI CARAVAGGIO

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Nella Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma, si trova un dipinto attribuito a Michelangelo Merisi detto Caravaggio (Milano 1571 - Porto Ercole 1610) dal titolo Narciso, che però in questo momento non è esposto al pubblico. Secondo il racconto di Ovidio, il bel giovane respingeva tutte le persone che si innamoravano di lui. Anche la ninfa Eco si innamorò, ma come in precedenza, anche lei fu respinta, così la ninfa con il cuore a pezzi vagò per le valli piangendo per tutta la durata della sua vita e di lei non rimase solo la voce. Nella rappresentazione di Caravaggio, si vede il momento che precede la morte per annegamento del giovane a seguito della punizione della dea greca Nemesi che aveva ascoltato il dolore della ninfa. Infatti, Narciso mentre era nel bosco, per dissetarsi si inginocchiò davanti una pozza d'acqua e fu lì che vide l'immagine di un bellissimo ragazzo della quale si innamor

GIOTTO E IL POLITTICO STEFANESCHI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Giotto di Bondone e aiuti, Trittico Stefaneschi (1320-1325) - Musei Vaticani - Pinacoteca Nei Musei Vaticani e più precisamente nella seconda sala della Pinacoteca, posta al centro della stanza è collocata una splendida opera di Giotto di Bondone (Colle di Vespignano 1267 - Firenze 1337) più comunemente conosciuto come Giotto. L'opera, una tempera su legno, si intitola Trittico Stefanesch i , eseguito dall'artista toscano e dai suoi aiuti tra il 1320 ed il 1325. Prende il nome dal cardinale Jacopo Caetani degli Stefaneschi che lo commissionò all'artista per essere collocato nell'altare maggiore della vecchia basilica di San Pietro in Vaticano. Il polittico è dipinto su i due lati per essere visto sia dai fedeli che da chi ufficiava la messa. Giotto inserì il committente all'interno del pannello centrale di uno dei due lati mentre dona a San Pietro il polittico (foto ingrandita). Giotto d