Mostra "Peggy Guggenheim - L'ultima dogaressa" Venezia
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV4Sd4CMY5M0sAx7ILlkQ-T4j7qQ8tRcSbXaHYKUAlIu8goXnQFNR1wnBwj1KQ87ZRxpwiZizJtaTJF8hs9lU8_tmdblynwdyr_sQOGJbJiqdtuuC11RnGNinoXLXsSks8rlcnDqj2vpk/s1600/IMG_4829.jpg)
René Magritte "L'impero della luce" (1953-1954) Olio su tela, Peggy Guggenheim Collection Venezia (Foto a cura di Manuela Moschin) In relazione a questo dipinto magico in cui si uniscono il giorno e la notte Magritte usa le parole "sorpresa" e "incanto", a cui si aggiunge quel senso di sospensione che emana da una strada deserta dove si scorgono una roccia poliedrica vagamente sinistra e una casa con le persiane chiuse e senza porta, in cui, tuttavia, due finestre sono illuminate. Nonostante questa sensazione di dramma imminente pervada la scena, niente, ovviamente, accade. Tra il 1948 e il 1964 Magritte dipinge almeno diciotto versioni de "L'impero della luce", e questa è tra le più grandi (Didascalia - Peggy Guggenheim Collection, Venezia) Segnalazione della mostra "Peggy Guggenheim - L'Ultima dogaressa" 1949: quando l'arte moderna trovò casa a Venezia “Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città