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Le sette Virtù di Piero del Pollaiolo e Sandro Botticelli alla Galleria degli Uffizi

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L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio Le sette Virtù Le opere fanno parte di un ciclo pittorico dedicato alle sette Virtù che posso essere umane e teotiali. Fu commissionato a Piero del Pollaiolo nel 1469 che ne realizzò sei, mentre la settima fu realizzata da Sandro Botticelli. Il ciclo era destinato alla sala dell’Udienza nel Tribunale di Mercanzia in piazza della Signoria a Firenze, oggi conservato alle Galleria degli Uffizi. Sandro Botticelli, La Fortezza (1470) La Fortezza è raffigurata come una giovane donna che indossa un’armatura sopra la veste leggiadra e impugna lo scettro del comando. Nonostante gli attributi militareschi, la Virtù allude alla forza e alla perseveranza nel perseguire il bene. E’ una delle quattro Virtù cardinali, ovvero le principali virtù umane. La tavola è l’unica dipinta da Sandro Botticelli in un ciclo pittorico dedicato alle Virtù commissionato a Piero del Pollaiolo nel 1469 e destinato alla sala dell’Udienza nel Tribunale di M

Sandro Botticelli, Annunciazione di Cestello

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L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio Sandro Botticelli, Annunciazione di Cestello (1489-90) La tavola fu commissionata nel 1489 a Sandro Botticelli dal cambiavalute fiorentino Benedetto di ser Francesco Guardi per la cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria Maddalena in borgo Pinti a Firenze. L’essenzialità dell’ambientazione, dove mancano quasi del tutto gli elementi di arredo, la sobrietà delle vesti dell’arcangelo Gabriele e della Vergine, caratterizzate da un ridotto uso di toni cromatici e di decorazioni, la gestualità accentuata e un po’ teatrale dei personaggi rispecchiano la ricerca di semplicità e il fervore religioso che si afferma negli anni della predicazione del frate domenicano Girolamo Savonarola. Sono presenti elementi consueti della simbologia mariana, come l’apertura nella parete che allude a Maria come porta del cielo e il giardino recintato visibile sullo sfondo, emblema della verginità della Madonna. Il dipinto ha conservato la cor

VENERE di BOTTICELLI

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L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio Sandro Botticelli, Nascita di Venere (1482-85) Nota come “Nascita di Venere”, la composizione raffigura più precisamente l’approdo sull’isola di Cipro della dea dell’amore e della bellezza, nata dalla spuma del mare e sospinta dai venti Zefiro e, forse, Aura. La dea è in piedi sopra la valva di una conchiglia, pura e perfetta come una perla. L’accoglie una giovane donna, identificata talvolta con una delle Grazie oppure con l’Ora della primavera, che le porge un manto cosparso di fiori; alla stagione primaverile rimandano anche le rose portate dai venti. Il tema del dipinto, che celebra Venere come simbolo di amore e bellezza, fu forse suggerito dal poeta Agnolo Poliziano. E’ molto probabile che il committente dell’opera sia da ricercarsi all’interno della casata dei Medici, sebbene non si abbiano notizie del dipinto prima del 1550, quando Giorgio Vasari lo descrive nella villa medicea di Castello, proprietà del ramo cadett

Sandro Botticelli, Madonna del Magnificat

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Sandro Botticelli, Madonna del Magnificat (1481) - Galleria degli Uffizi - Firenze Autore: Sandro Botticelli Titolo: Madonna del Magnificat Datazione: 1481 Supporto : Tempera su tavola Misure (cm): 118 (diametro) Si trova: Galleria degli Uffizi Luogo: Firenze

IL TONDO, LA PERFEZIONE DELL'ARTE

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© Photo by  Massimo Gaudio Michelangelo Buonarroti, Sacra Famiglia detto Tondo Doni (1503-1504) La pittura nel corso dei secoli, anzi nel corso dei millenni, ha avuto varie tipologie di supporto. Pensiamo ai graffiti sulle pareti delle caverne, oppure agli affreschi sulle pareti delle dimore dell'epoca romana. Tali supporti via via hanno assunto vari aspetti: tela, tavola, vetro, metallo e molto altro. Con il post di oggi andiamo a visionare alcuni dipinti che hanno principalmente come supporto le tavole di legno, non nelle classiche forme rettangolare o quadrato che vengono usate in forma prevalente, ma la forma tonda. È un tipo di forma che a me piace molto ed è proprio questa a dare il nome, ovvero Tondo . Pochi artisti hanno adottato questa forma, per lo più nel rinascimento, basti pensare a Botticelli, Michelangelo, Domenico Ghirlandaio, solo per citarne alcuni. Questa forma è stata utilizzata per dipingere le volte delle sale di palazzi antichi come per esempio quella della

Filipepi Alessandro detto Sandro Botticelli e aiuti, Madonna col Bambino

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Filipepi Alessandro detto Sandro Botticelli e aiuti, Madonna col Bambino, san Giovannino e angeli (1488) - Galleria Borghese - Roma Autore: Filipepi Alessandro detto Sandro Botticelli (Firenze 1445 - 1510) e aiuti Titolo: Madonna col Bambino, san Giovannino e angeli Datazione: 1488 Supporto : Olio su tavola Misure (cm): 170 Si trova: Galleria Borghese Luogo: Roma

Recensione al Romanzo Storico "L'ultimo segreto di Botticelli" di Lisa Laffi e l'opera d'arte"La Primavera" di Botticelli a cura di Manuela Moschin

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Blog Thrillernord Rubrica Speciale Libri e Arte Recensione al Romanzo Storico "L'ultimo segreto di Botticelli" di Lisa Laffi e l'opera d'arte"La Primavera" di Botticelli a cura di Manuela Moschin Ambientato principalmente a San Secondo Parmense, una signoria retta dalla marchesa Bianca Riario Sforza, figlia di Caterina Sforza, il romanzo di  Lisa Laffi  ha per protagonista il figlio di quest'ultima  Giovanni dalle Bande Nere e "La Primavera" di Sandro Botticelli. Il dipinto viene citato molto spesso nel libro, poiché la narrazione è legata a un segreto celato nell'opera. Vi sono, perciò, costanti richiami ai simboli e alle figure dipinte dall'artista. La storia è incentrata sulle vicende intercorse tra il celebre condottiero e Luce, una ragazza dolce e sensibile che conosce le proprietà delle erbe curative. Il loro amore si intreccia a una serie di avventure tra colpi di scena e intrighi familiari. Si nota nel romanzo una