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Visualizzazione dei post con l'etichetta Gianicolo

MAUSOLEO OSSARIO GARIBALDINO

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Mausoleo Ossario Garibaldino Il Mausoleo Ossario Garibaldino si trova sul colle Gianicolo, a pochi passi dalla Fontana dell'Acqua Paola , proprio sulla via dedicata a Giuseppe Garibaldi che, insieme a suo figlio Menotti, furono tra i promotori della legge per individuare il Gianicolo il luogo adatto per accogliere le spoglie degli eroici patrioti. Negli anni Trenta del '900, il figlio di Ricciotti Garibaldi, Ezio, riprese l'idea del nonno di creare un Mausoleo per accogliere i resti dei patrioti caduti nelle battaglie per Roma Capitale dal 1848 al 1870. Il progetto per la realizzazione dell'opera fu affidato all'architetto Giovanni Jacobucci dal Governo che accolse la proposta di Ezio Garibaldi e si fece carico di tutte le spese. Fu solennemente inaugurato il 3 novembre del 1941 dopo due anni di lavoro. L'area sacra che accoglie il Mausoleo si trova in quello che tra il 30 aprile e i primi giorni di

FARO DEL GIANICOLO

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Il Faro del Gianicolo Sul colle del Gianicolo nel rione Trastevere, si trova un faro tutto bianco costruito nel 1911 in occasione del cinquantenario della creazione del Regno d'Italia. Si deve la sua costruzione, grazie ai fondi raccolti dagli italiani emigrati in Argentina. Con questo monumento inaugurato il 19 Settembre di quell'anno, gli italiani d'Argentina vollero rendere omaggio all'Italia unita e alla sua capitale che, originariamente situata a Torino (1861-1865), poi a Firenze (1865-1870), finalmente venne trasferita a Roma dopo un breve conflitto con lo Stato Pontificio il 20 Settembre 1870). Autore dell'opera è l'architetto Manfredo Manfredi (1859-1927) il quale fu chiamato anche per la costruzione dell'Altare della Patria a Piazza Venezia. Il faro è alto 20 metri e alla sua sommità c'è scritto A - ROMA - CAPITALE - GLI - ITALIANI - D'ARGENTINA - MCMXI Vi ringrazio. Arrivederci

MONUMENTO A GIUSEPPE GARIBALDI AL GIANICOLO

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Monumento a Giuseppe Garibaldi nel 1990 Nel Rione Trastevere si trova il Gianicolo, uno dei colli di Roma che non rientra tra i sette più famosi. Il colle fu campo di battaglia contro i francesi nel 1849 durante la Repubblica Romana, così in memoria degli eroi che combatterono per la liberazione di Roma, dopo l'Unità d'Italia questo luogo divenne un parco pubblico dove si trovano moltissimi busti eretti in loro onore. Nel punto più alto di esso, da dove si gode una bellissima vista su Roma,  si trova il monumento a Giuseppe Garibaldi realizzato da Emilio Gallori e inaugurato il 20 Settembre del 1895 in occasione del 25° anniversario della presa di Roma  nota anche come breccia di Porta Pia che fu l'episodio del Risorgimento che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia . Il monumento bronzeo alto più di 20 metri si trova ovviamente in piazza Giuseppe Garibaldi e raffigura l'eroe sopra un cavallo c

MONUMENTO A CICERUACCHIO AL GIANICOLO (1907)

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© Photo by  Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Monumento a Angelo Brunetti detto Ciceruacchio di Ettore Ximenes (1907) Il Gianicolo verso la metà del XIX secolo fu terreno di battaglia tra l'esercito francese che per convenienza politica andò in aiuto di papa Pio IX e i patrioti della Repubblica Romana del 1849 che vide anche la partecipazione di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Goffredo Mameli. Purtroppo molti combattenti della Repubblica Romana morirono e vengono ricordati nel sacrario del Mausoleo Ossario Garibaldino che si trova proprio sul colle del Gianicolo, mentre altri dopo la capitolazione fuggirono da Roma per andare a combattere a nord contro l'esercito austriaco. Tra questi c'erano Giuseppe Garibaldi e Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (per via del suo aspetto grassottello da bambino che in una derivazione del romano è ciruacchiotto). Brunetti fu un patriota molto conosciuto dal popolo romano dell'epoca e partecipò attivamente nella

MONUMENTO A RIGHETTO, IL BAMBINO EROE DELLA REPUBBLICA ROMANA

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© Photo by  Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Monumento a Righetto La Repubblica Romana che riuscì a scacciare via papa Pio IX da Roma non ebbe lunga vita, perché l'esercito francese di Napoleone III decise di andare in aiuto del papa, che nel frattempo si era rifugiato a Gaeta, per riportare il potere del papato a Roma.  Sul Gianicolo adesso ci sono edifici di vario genere, ma cercate di immaginare quella zona verso la metà del XIX secolo, immaginate di vedere soltanto campi, vallate e colline, terreno ideale per sferrare un attacco. I francesi che sbarcano a Civitavecchia, si diressero direttamente verso Roma e giunti dove si trova Villa Pamphili, schierarono la loro batteria di cannoni e cominciarono a bombardare. La difesa della Repubblica Romana venne affidata a Giuseppe Garibaldi che riuscì ad avere un aiuto sia dai combattenti arrivati da varie parti dell'Italia, sia da combattenti arrivati da oltre confine e sia dal popolo romano. Tra i tanti popolani

LA CASA ROMANA DI MICHELANGELO BUONARROTI (SERBATOIO GIANICOLENSE)

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© Photo by  Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Serbatoio Gianicolense Anche se il Gianicolo non fa parte dei Sette Colli di Roma ha un fascino tutto suo, dal quale si può ammirare uno stupendo panorama sulla Capitale. C'è una strada, la Passeggiata del Gianicolo, che corre lungo tutto il colle e accompagna lo sguardo sulla città dal Faro del Gianicolo fino a Porta San Pancrazio passando per piazza Garibaldi da dove la vista è mozzafiato in qualunque momento, sia di giorno che di notte. Verso la fine del percorso vicino a Porta San pancrazio, proprio di fonte al monumento a Ciceruacchio, nel 1928 è stato costruito un serbatoio interrato all'interno di un bastione per far fronte alla mancanza di acqua. Per l'occasione si decise di addossare sul muro del serbatoio quella che si presume essere la facciata della casa romana di Michelangelo Buonarroti dove visse dal 1531 in poi. La casa dell'artista si trovava in origine in via Macel de' Corvi che venne d

Fontana dell’Acqua Paola

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Fontana dell’acqua Paola (1610-1612) - Roma Sul Gianicolo si trova la  Fontana dell’Acqua Paola  che è posta al termine dell’acquedotto riattivato da  Paolo V Borghese,  proveniente dal lago di Bracciano per fornire approvvigionamento idrico al rione Trastevere. La fontana si chiama così dal nome del papa che la fece costruire e lo stesso diede il nome anche all'acquedotto Paolo che in origine si chiamava acquedotto Traiano dal nome di colui che lo fece costruire in epoca impe riale romana. Fu costruita tra il 1610 ed il 1612 da  Flaminio Ponzio  in collaborazione con  Giovanni Fontana  il quale curò la costruzione della grande vasca. La monumentale facciata della fontana chiamata anche  Fontanone , è costituita da cinque archi e sei colonne in granito, delle quali quattro provengono dalla facciata dell’antica basilica di San Pietro. Dal piazzale antistante si gode una strepitosa vista su Roma, che raggiunge il suo mass