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RAFFAELLO, LA FORNARINA (1520 ca.)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Raffaello Sanzio, La Fornarina (1520 ca.), Olio su tavola, cm. 87 x 63 Nella Galleria Nazionale d'Arte Antica Palazzo Barberini in Roma, è esposto uno degli ultimi dipinti del pittore urbinate Raffaello Sanzio. Il titolo dell'opera è La Fornarina databile intorno il 1520. La modella ritratta dovrebbe essere Margherita Luti, figlia di un fornaio del rione Trastevere a Roma che sembra fosse anche la sua amante. L'artista ha ambientato il ritratto della giovane donna all'aperto, in un giardino nel tardo pomeriggio, seduta, seminuda, con i seni scoperti ma con il resto del corpo coperto sia da un velo che le copre il grembo che una stoffa più pesante di color rosso che le copre le gambe. Le mani sembrano voler coprire il più possibile le nudità, ma lo sguardo sereno e un sorriso appena accennato, tradiscono l'imbarazzo. Il pittore ha lasciato la sua firma sul bracciale che la modella porta al braccio sinistr

ARTISTI ITALIANI E LE LORO OPERE SULLE BANCONOTE ITALIANE

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Degli artisti del passato conosciamo i loro lavori più o meno famosi. Ma conosciamo i loro volti? Molti di loro ci hanno lasciato i loro autoritratti, alcuni hanno preferito essere ritratti e altri nulla. Molti di noi hanno avuto la possibilità di vedere i loro volti impressi sulle banconote italiane stampate dalla Banca d'Italia, grazie al lavoro straordinario e alla bravura degli incisori che hanno riportato sui biglietti sia i loro volti che le opere da loro effettuate. Tutto è partito nel 1962 quando per la prima volta è stato impresso sul fronte di una banconota da 10.000 Lire il volto di Michelangelo Buonarroti, mentre nel retro c'è Piazza del Campidoglio a Roma. Nel 1967 è stata la volta del ritratto di Leonardo da Vinci impresso sul fronte delle banconote da 50.000 Lire, sul retro invece si trova il borgo medioevale di Vinci. Il 1975 ha visto l'uscita dell'unica banconota da 20000 lire dedicata

RAFFAELLO, IL DISEGNO DELLA MADONNA D'ALBA (1511)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Raffaello Sanzio, La Madonna d'Alba (1511) Matita e carboncino Una domenica decido di tornare alla Arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano dove non andavo da molto tempo. Decido di visitare il bellissimo Chiostro perché fino a quel momento non avevo avuto modo di andarci. Pago il biglietto e dopo aver fatto pochi passi arrivo nel chiostro, comincio a visionarlo con interesse e dopo qualche minuto arrivo davanti alla porta del piccolo Museo della Basilica. Entro nell'unica sala mi guardo intorno ammirando paramenti sacri, arazzi, documenti vari, medaglioni e molto altro, quando a un certo punto il mio sguardo viene attratto da un disegno all'interno di una teca. Incredulo davanti a me vedo un disegno fatto a matita e carboncino niente di meno da Raffaello Sanzio e non un disegno qualunque, ma addirittura la Madonna d'Alba in aggiunta quadrato; invece, la tela che si trova al National Gallery of Art di

GALLERIA BORGHESE

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Galleria Borghese Incastonato come una gemma preziosa all'interno del parco di Villa Borghese, si trova un palazzetto che fu la residenza della famiglia Borghese già dall'inizio del XVII secolo con Camillo , salito al soglio pontificio come Paolo V (1605-1621). Molte delle opere che oggi possiamo ammirare all'interno di Galleria Borghese, sono state raccolte dal nipote prediletto di Paolo V, il cardinale Scipione Caffarelli Borghese (1577-1633). Il 1607 è stato l'anno che ha visto gli inizi dei lavori per la costruzione del palazzo sotto la direzione di Flaminio Ponzio , ultimati successivamente da Giovanni Venanzio e rinnovati a partire dal 1770 da Domenico Asprucci dietro richiesta di Marcantonio V Borghese (1730-1800). In questa ultima fase sono stati curati soprattutto gli interni con la decorazione affidata a pittori di rilievo  quali  Mariano Rossi, Domenico Corvi, Christoph Unterberger, Anton vo