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Visualizzazione dei post con l'etichetta Giuseppe Valadier

PONTE MILVIO SENZA LUCCHETTI

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Ponte Milvio Com'era Ponte Milvio prima dei lucchetti del romanzo di Federico Moccia? Le fotografie del post sono state scattate poco prima che venisse girato il film intitolato Ho voglia di te . Il ponte ha origini già dal II secolo a.C. e nel corso dei secoli è stato distrutto e ricostruito innumerevoli volte. Quello che vediamo oggi è opera di Giuseppe Valadier, il quale nel 1805 ricostruì le due arcate alle estremità. Dopo allora, nel 1849, Giuseppe Garibaldi per contrastare l'avanzata dell'esercito francese, lo fece saltare in aria. L'anno dopo papa Pio IX ordinò il restauro del ponte che fortunatamente è rimasto intatto fino a oggi. Una curiosità. Al ponte i romani hanno dato il nome Ponte Mollo perché a ogni piena del Tevere finisce a MOLLO perché viene completamente bagnato dalle acque fluviali. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

MUSEI DI VILLA TORLONIA, SALA DI BACCO E CAMERA EGIZIA AL CASINO NOBILE

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Loggia del Casino Nobile Sulla via Nomentana si trova Villa Torlonia, una vera e propria opera d'arte di Giuseppe Valadier che oltre ad avere un bellissimo parco pubblico, è la sede del museo che prende il nome dalla villa stessa. Il Museo, anzi, i Musei di Villa Torlonia, si sviluppano su tre palazzine distinte: Casina delle Civette, Casino dei Principi e Casino Nobile. Quest'ultimo custodisce due stanze che sono dei veri e propri gioielli artistici e sono tra le più belle di tutta la palazzina. Sala di Bacco La Sala si trova al primo piano della palazzina ed è stata interamente affrescata con le "Storie di Bacco", le "Stagioni" e i "Tre Continenti" da Francesco Podesti, e Giovan Battista Caretti. Quando il Comune di Roma acquistò Villa Torlonia, il soffitto della sala era già crollato per via delle infiltrazioni d'acqua, ma per fortuna grazie a una foto d'epoca, è stato effett

TEMPIO DI ERCOLE VINCITORE

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Tempio di Ercole Vincitore Stretto tra la Bocca della verità e il Tevere nel rione Ripa, si trova il più antico edificio di Roma in marmo arrivato fino a noi che si conosca, risalente al 120 a.C. Si tratta del  Tempio di Ercole Vincitore  oppure  Ercole Invitto  oppure  Ercole Oleario  che sorge in Piazza Bocca della Verità. Fu realizzato su volere di un ricco commerciante romano, tale Marco Ottavio Erennio che faceva parte di un'associazione di oleari, il quale lo volle dedicare a Ercole protettore appunto degli oleari. Se riusciamo a vedere oggi questo tempio, lo dobbiamo all'imperatore Tiberio che restaurò sia questo che molti altri edifici di Roma nei primi decenni del I secolo d.C. Anche la Chiesa ha fatto la sua parte trasformandolo in un luogo di culto durante il Medioevo, infatti nel XII secolo lo dedicò a Santo Stefano delle carrozze e successivamente nel XVII secolo diventò chiesa di Santa Maria del Sole.

VILLA TORLONIA

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Obelisco in memoria di Giovanni Torlonia e il Casino Nobile I Musei di Villa Torlonia, si trovano all'interno di un parco che nel corso dei secoli è appartenuto a varie famiglie nobili che fecero di questa tenuta una terra rigogliosa di frutteti, vigne e canneti. Tra loro spicca la famiglia Pamphilj, la famiglia Colonna e infine la famiglia Torlonia che la trasformarono in una vera e propria residenza fastosa. Fu Giovanni Torlonia ad acquistare la proprietà dai Colonna nel 1797 con l'intento di trasformare la tenuta in una complessa e sontuosa dimora, articolata in vari corpi architettonici a tema, immersi nel verde. Per fare ciò nel 1806 chiamò l'architetto Giuseppe Valadier che oltre alla costruzione degli edifici principali, si dedicò alla costruzione nella parte nord del parco, che è caratterizzata da un impianto tradizionale, con viali di lecci rettilinei e simmetrici di cui rimangono testimonianze vicino a

FONTANA DEI LEONI IN PIAZZA DEL POPOLO

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte La Fontana dei Leoni e l'Obelisco Flaminio in Piazza del Popolo Al centro di piazza del Popolo, nella estremità nord del rione Campo Marzio, si trova la  Fontana dei Leoni  realizzata durante la sistemazione di tutta la piazza da parte dell'architetto Giuseppe Valadier iniziata nel 1811. Nello stesso luogo dove si trova l'attuale fontana, l'architetto Giacomo della Porta nel 1572 ne realizzò una che, per permettere la realizzazione dell'intera opera, fu smontata e successivamente rimontata in piazza Nicosia. Essa si sviluppa intorno all’obelisco Sistino o Flaminio: ai quattro angoli del basamento a gradini ci sono vasche rotonde di travertino sopra le quali si affacciano quattro leoni in marmo realizzati seguendo lo stile egizio, sistemati su tronchi di piramide sempre a gradini, dalle cui bocche sgorgano ampi ventagli d’acqua. Al centro dei quattro leoni posto sopra un basamento, è stato collocato  Obel

FONTANA DELL'ACQUA VERGINE AL PINCIO

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Fontana Mostra dell'Acqua Vergine Cos'è quella cosa che accomuna la Fontana di Trevi, la Fontana della Barcaccia, la Fontana di piazza della Rotonda (Pantheon), la Fontana dei Leoni in Piazza del Popolo e la Fontana dei Quattro Fiumi? Semplice, l'acqua! Roma è famosa per le fontane e per gli acquedotti che le riforniscono. Uno di questi si chiama Aqua Virgo ossia Acqua Vergine, che di per sé non è il più lungo tra gli acquedotti, in effetti è lungo poco più di 20 chilometri, ma è il più antico tra quelli funzionanti. Fatto costruire da Marco Vipsanio Agrippa, porta acqua alla Capitale proveniente dalle falde che si trovano nei pressi di via di Salone a sud di Roma, ininterrottamente dal 9 giugno del 19 a.C., giorno della sua inaugurazione.  Sulla collina del Pincio, termina in una piscina limaria il percorso sotterraneo dell'acquedotto e da lì una sua diramazione giunge poco distante in quella che è la Fonta