Museo Storico della basilica papale di Santa Maria Maggiore

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© Photo by Massimo Gaudio

Gian Lorenzo Bernini, Progetto non realizzato dell'Abside e del prospetto posteriore (1667-1669)

La devozione di papa San Giovanni Paolo II per la Vergine Maria era talmente forte da coniare il suo motto apostolico in Totus tuus (Tutto tuo) e non era un segreto che lui amasse in modo particolare la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e così, sotto il suo pontificato e più precisamente il giorno 8 Dicembre del 2001 nella solennità dell'Immacolata Concezione, inaugurò il Museo storico situato sotto la Basilica stessa. Nel Museo sono esposti gli oggetti più preziosi appartenenti alla Basilica, chiamata anche Betlemme d'Occidente. Le sale espositive sono otto nelle quali sono presenti paramenti sacri, arredamenti, dipinti, reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, sculture ed altro ancora che scopriremo più avanti.

Sala dei disegni

Dopo aver lasciato la biglietteria, si entra in un grande salone che è stato suddiviso in tre parti. La prima sala che si incontra è chiamata Sala dei disegni, dove sono conservati moltissimi disegni riguardanti la Basilica eseguiti da vari artisti tra cui Giovanni Giacomo De Rossi, Giovanni Maggi e Giuseppe Vasi. Sono custoditi altri oggetti come una preziosa formina di cera ritrovata in una intercapedine di un muro durante i lavori di restauro, candelabri dorati, monete, ma soprattutto il Presepe scolpito da Arnolfo di Cambio, uno dei più antichi Presepi arrivati fino a noi collocato in una nicchia alle spalle del mobile espositivo qui sopra.

Giovanni Giacomo De Rossi, Le Sette Chiese di Roma (1684)

Giovanni Maggi, Abside della Basilica prima del 1673 (1621)

Giuseppe Vasi, Esterno dell'Abside

Giuseppe Vasi, Spaccato della navata centrale e laterali della Basilica (1741)

Agnus Dei con l'immagine delle Vergini attorno alla Madonna (1613)

Candelabro in legno dorato da Altare

Sesterzio dell'Imperatore Massimino raffigurante la Salus seduta in trono con altare e serpente (235 d.C.)

Arnolfo Di Cambio, Presepe (1292-1291)


La seconda è la Sala Maria venerata nella Basilica sotto il titolo di Salus Populi Romani. All'interno dello spazio sono stati raccolti molti oggetti e dipinti tra cui un trittico di Baldassare Croce che riconducono alla Madonna col Bambino. Molto interessante è una teca a temperatura controllata dove all'interno si trova una immagine della Madonna su tela risalente al 1550, inoltre sono conservati anche dipinti ed accessori appartenuti a vari papi.


Baldassarre Croce, San Luca dipinge la Salus Populi Romani (1613)

Anonimo, Dittico della Salus Populi Romani (1550)

Figura della Madonna della Salus Populi Romani (1550)

Stendardo che ritrae la Salus Populi Romani (sec. XIX)

Beato Pio IX, Reliquie (sec. XIX)

Anonimo, Ritratto di Papa Paolo V

Anonimo, Cardinale Scipione Borghese (sec. XVI)


Nel terzo spazio espositivo si trova la Sala Cristo nel mistero della Natività e della Passione, dove sono conservate opere di grande pregio religioso ed artistico, eseguite da maestri tra cui Domenico Beccafumi, Giovanni Antonio Bazzi detto SODOMA, Paris Bordon e Giuseppe Valadier.


Domenico Beccafumi, Madonna col Bambino e San Giovannino (1540)

Domenico Beccafumi, Madonna col Bambino S. Caterina e S. Antonio (1540)

Giovanni Antonio Bazzi detto il SODOMA, L'incontro di Gesù con la Madre (sec. XVI)

Paris Bordon, Gesù coronato di spine e un soldato (sec. XVI)

Anonimo, Maria Maddalena (sec. XVI)

Giuseppe Valadier, Base del Reliquiario della Sacra Culla di Gesù (1800)

Giuseppe Valadier, Reliquario della Vera Croce (sec. XIX)

Giuseppe Valadier, Disegno del Reliquiario della Sacra Culla di Gesù (1800)

Sportelli  per la nicchia del Reliquario della Sacra Culla di Gesù























Al termine del grande salone si trova un lungo corridoio che porta in una stanza chiamata Sala Anni Santi del XX sec, nella quale ci sono alcune vetrine nel cui interno si trovano oggetti che in qualche modo sono serviti durante gli Anni Santi, come ad esempio, mattoni, cazzuole, martelli ed altro ancora.
Anonimo, Martello e cazzuole utilizzate per l'apertura della Porta Santa nel 1900 e 1950
Martelli e cazzuola per l'apertura della Porta Santa
Mattone e prototipo della Porta Santa (1983)
Ditta C. Veschi di Roma, Mattoni della Porta Santa (1950)

Mattone della Porta Santa (1983)
Candelabro in legno dorato
Sacratissimo Cuore di Gesù sullo sfondo della Croce con  raggiera circondato da nuvole (2002)
Ho accennato poco fa ad un corridoio. Bene sullo stesso si affacciano varie sale ed è utilizzato per esporvi alcuni ritratti di Arcipreti che hanno fatto parte della vita della Basilica nei secoli scorsi dando così il nome Sala degli Arcipreti.
Giovanni Battista Gaulli detto il BACICCIA, Cardinale Arciprete Pietro Ottoboni, copia (1708-1740)
Pietro Paolo Vegli, Cardinale Arciprete Felice Rospligliosi, copia (1684-1688)
Anonimo, Cardinale Arciprete Andrea Corsini (1793-1795)
Anonimo, Cardinale Arciprete Girolamo Colonna (1745-1763)
Anonimo, Cardinale Marco Antonio Colonna (sec. XVII)
In una delle sale che si affacciano sul corridoio, ce n'è una che contiene alcuni cimeli ed opere di Gian Lorenzo Bernini denominata Sala Libri ed oggetti Liturgici
Gian Lorenzo Bernini, Busto di Papa Paolo V (1605-1621)

Gian Lorenzo Bernini, Frammento di uno suo spadino
Il libro dei morti dove viene annotata la morte di Gian Lorenzo Bernini nel 1680
Anonimo, Tiara (sec. XIX)
Dominique Barriére, Corona (1655)
Candelabro per la liturgia delle ore del triduo sacro (sec. XVI)
Felia Boezi, Libro delle Preghiere
Francesco Francesco, Maria Luisa di Borbone, copia (1790)
Anonimo, Gesù e i Fanciulli (sec. XVI)
Nella penultima sala espositiva ci sono molte vetrine nelle quali sono collocati svariati calici utilizzati in passato per le celebrazioni liturgiche. E' la Sala dei Calici.
Sala dei Calici
Sala dei Calici
Sala dei Calici, Trono per le Quarantore
Sala dei Calici, Candelabro a cinque bracci
Siamo arrivati alla fine del tragitto museale in quella che viene chiamata Sala delle Reliquie, dove sono esposte appunto moltissime reliquie appartenute a papi e santi. A differenza delle altre sale, qui si hanno delle sensazioni differenti, si respira un'aria di devota religiosità. Molte delle reliquie sono di artisti sconosciuti, ma ce ne sono alcune eseguite da Luigi e Giuseppe Valadier che sono di una bellezza unica. Nella sala sono esposti anche dei paramenti liturgici.
Sala delle Reliquie
Luigi Valadier, Corredo di Cartegloria (1762)
Giuseppe Valadier, Reliquiario dei capelli di Maria Vergine (sec. XIX)
Anonimo, Reliquiario stola e manipolo del Cardinale San Carlo Borromeo della Basilica (sec. XIX)
Braccio-Reliquiario di San Luca Evangelista (sec. XVI)
Anonimo, Tronetto per la Reliquia della Passione e Spina della Corona di Cristo
Vincenzo Belli, Busto-Reliquiario di San Marcellino Papa e Martire (sec. XVII)
Anonimo, Reliquiario a forma di Ostensorio ed altri due anonimi (sec. XVII)
Anonimo, Reliquiario Ex veli Beatae Mariae Verginis (sec. XX)
Orafo anonimo, Reliquiario a forma di Ostensorio con la Reliquia di San Giacinto Odrowaz (sec. XVII)
Ostensori Vari
All'inizio di questo articolo, ho scritto di quanto fosse devoto alla Vergine Maria papa San Giovanni Paolo II. Nella Sala delle Reliquie, sono esposti molti oggetti donati dal Santo alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
Doni di San papa Giovanni Paolo II (sec. XX)
Doni di San papa Giovanni Paolo II (sec. XX)
Dono Preghiera autografa di San papa Giovanni Paolo II alla Salus Populi Romani, pag.1 (05.08.1987)
Dono Preghiera autografa di San papa Giovanni Paolo II alla Salus Populi Romani, pag.2 (05.08.1987)
Dono Preghiera autografa di San papa Giovanni Paolo II alla Salus Populi Romani, pag.3 (05.08.1987)

Grazie

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