Recensione del Romanzo Storico "La Moglie del Santo" di Corrado Occhipinti Confalonieri e gli Affreschi di Giotto




Recensione del Romanzo Storico "La Moglie del Santo" di Corrado Occhipinti Confalonieri e gli Affreschi di Giotto. Minerva Edizioni. 

A cura di Manuela Moschin

"La moglie del Santo" di Corrado Occhipinti Confalonieri è un libro assolutamente straordinario! Un romanzo decisamente insolito ricco di spunti di riflessione che inondano il lettore di suggestioni che elevano l'anima. Il racconto è nato da un'idea piuttosto originale che l'autore ha sviluppato scavando nella memoria dei suoi antenati, poiché è incentrato sulla storia di San Corrado Occhipinti Confalonieri del quale lo scrittore è il discendente diretto, appartenente alla nobile casata dei Confalonieri.
Egli è uno storico, nonché un grande autore di saggi e riviste specializzate, che si è ispirato alla vita del Santo, ricostruendo una storia alquanto commovente, quella del giovane cavaliere Corrado e della moglie Eufrosina. 
Gli sposi, sebbene furono uniti mediante un matrimonio combinato da famiglie nobili, scoprirono di amarsi a vicenda. In seguito, un fatto sorprendente cambiò la vita dei due giovani che li segnò profondamente. 
Si tratta, dunque, di una biografia romanzata ambientata a Piacenza nel 1300, quando imperversarono le lotte per la conquista del potere e si diffuse la peste. 
Si tratta di un testo illuminante che vi consiglio vivamente per i bellissimi dialoghi, per le continue frasi toccanti, per i messaggi profondi che stimolano il lettore a meditare sul significato dei piccoli gesti quotidiani a favore dei più sofferenti e sull'importanza dell'amore che in finale vince sempre. 
L'autore ha intitolato il romanzo "La moglie del Santo" poiché Eufrosina ebbe un ruolo fondamentale sulla sorte del marito. Ho ammirato molto questa donna forte e nello stesso tempo dotata di un animo sensibile che decise di entrare in convento e prendere i voti per diventare Suor Giovanna. Un grande gesto d'amore che permise a Corrado di seguire la sua vocazione, quella scintilla divina che era deposta nel suo cuore si è manifestata in tutta la sua grandezza. 
"Penso che l'uomo, quando ha la presunzione di conoscersi, sia in realtà immerso in un grande caos, privo di un ordine precostituito. Rischia così di vagare nell'universo senza nessuna certezza. Lo paragono a una mosca che, libera nel vuoto, sbatte la testa contro ostacoli immaginari. Cambia direzione ma senza mai trovare la sua strada. In realtà può raggiungere la salvezza solo se si affida con volontà assoluta all'amore divino rinunciando al proprio io".
Riflettendo su questa frase carica di forza espressiva, come del resto lo sono molte altre presenti nel libro, mi rendo conto che non sia stato semplice riuscire a interpretare i pensieri e i sentimenti di un santo che ha dedicato la sua vita all'amore per il prossimo. 
Lo scrittore ha dato un eccellente significato teologico e mistico dell'accaduto, creando altresì un inno all'amore. 
Leggere questo romanzo significa viaggiare nel tempo per addentrarsi in una coinvolgente testimonianza di fede, di forza e di coraggio.
Congratulazioni Corrado! E' stato stupendo leggerti! 

"Le Storie di San Francesco" di Giotto di Bondone (Colle di Vespignano, 1267 ca. - Firenze, 1337) della Basilica di San Francesco ad Assisi 

Racconta l'autore Corrado:

Quando ti sentirai pronto, vai a vedere, anzi a leggere, gli affreschi della basilica superiore di Assisi ispirati alla realtà francescana di oggi. Capirai molte cose. Anche su di te. 

Lo scrittore Corrado Occhipinti Confalonieri ha citato nel suo romanzo gli affreschi della basilica di San Francesco  ad Assisi dove tra le varie opere si trova anche il ciclo delle "Storie di San Francesco" che fu realizzato tra il 1290 e il 1295 da Giotto, uno degli artisti più importanti della pittura italiana del Trecento. 
Anche se l'attribuzione a Giotto rimane tutt'oggi incerta gli studiosi ritengono sia un'opera del maestro per le scene alquanto realistiche e per la padronanza sull'uso della prospettiva. 
Le opere comprendono ventotto episodi che sono stati ricavati dalla Legenda Major scritta da San Bonaventura tra il 1260 e il 1263, contenente la biografia di San Francesco.
Essi sono inquadrati in cornici suddivisi in gruppi di tre per ogni campata, a eccezione della prima dove ce ne sono quattro. La sequenza narrativa rispetta l'ordine cronologico di esecuzione.
Iniziando dal transetto le Storie di Francesco narrano la vita del Santo dalla sua adolescenza fino alla morte. 
Fin dalle sue origini la pittura di Giotto veniva considerata l'inizio della modernità: "Giotto rimutò l'arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno". E' così che si espresse Cennino Cennini nel suo Libro dell'Arte scritto nel 1390. Ciò testimonia la grande evoluzione artistica dovuta alla rottura con gli schemi greco-bizantini. Un nuovo naturalismo trecentesco e un senso realistico dell'arte italiana ed europea favorirono un grande rinnovamento artistico.
Ma in cosa consiste questa innovazione? La cultura artistica bizantina era caratterizzata da immagini solenni prive di profondità. Le figure erano ieratiche, ossia statiche,  i personaggi erano posti tutti sullo stesso piano e su uno sfondo dorato. Ecco un esempio evidente rappresentato nel mosaico di San Vitale di Ravenna.
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"Giustiniano e la sua corte"  Basilica di San Vitale Ravenna (prima metà del VI secolo) 


Osservando gli affreschi di Giotto invece possiamo notare che l'artista pose maggiore attenzione alla realtà circostante, dando rilievo al paesaggio nel quale i personaggi si muovono e dialogano. 
Giotto non desiderò rappresentare Francesco come un santo dalla figura astratta, ma come un uomo reale lontano dalle figure bizantine, sintetizzando in ventotto dipinti la sua vita e le sue opere. Francesco viene descritto in mezzo alla sua gente, all'interno di spazi architettonici e ambienti naturali tridimensionali ottenuti tramite l'uso della prospettiva "intuitiva" e del chiaroscuro. Egli ha raffigurato le scene simulando un loggiato e inserendo paesaggi rocciosi, alberi, case e mura merlate attraverso una resa plastica dell'immagine. 
Se ci si sofferma ad ammirare i volti e i gesti delle figure si ha la sensazione di entrare in dialogo con il Santo e di percepire la ricchezza dei suoi messaggi. 
I corpi hanno una grande naturalezza e la resa della profondità spaziale ha anticipato le ricerche prospettiche del Quattrocento. Da notare la scomparsa del fondo dorato che è stato sostituito da un fondo azzurro, creando nell'insieme un effetto più realistico attraverso un armonioso accordo dei colori. Giotto ha approfondito il percorso intrapreso da Cimabue che probabilmente fu suo maestro, raffigurando i santi e i religiosi senza trasfigurarli in chiave simbolica, donando loro una forte espressività attraverso la sua capacità di dare umanità alle figure.

Alcuni episodi tratti dal catalogo completo dedicato a Giotto di Sandrina Bandera Bistoletti contenenti la traduzione della didascalia latina tratta dalla Legenda Major di San Bonaventura che ne spiega la scena. 


"San Francesco onorato da un uomo semplice" 

"Un uomo semplice di Assisi stende le vesti per terra dinanzi al Beato Francesco e rende onore al suo passaggio. Afferma, si crede per ispirazione divina, che Francesco stia per compier cose grandiose, e perciò deve essere onorato da tutti".


Basilica superiore di San Francesco Assisi - "San Francesco onorato da un uomo semplice" 

"Il dono del mantello" 

"Quando San Francesco incontrò un cavaliere nobile, ma povero e malvestito, commosso per la sua povertà si tolse immediatamente il manto e lo rivestì. La città sullo sfondo in alto è stata identificata con Assisi."

Basilica superiore di San Francesco Assisi - "Il dono del mantello"


"Il sogno del Palazzo pieno d'armi"

"La notte seguente mentre dormiva, vide in sogno un grande e splendido palazzo con tante armi recanti il segno della croce, e chiedendo di chi fossero, la voce divina rispose che erano destinate a lui e ai suoi cavalieri". 

Basilica superiore di San Francesco Assisi - "Il sogno del Palazzo pieno d'armi"


"Colloquio con il crocifisso di San Damiano"

"L'edificio raffigura la chiesa distrutta di San Damiano, e la croce qui dipinta da Giotto riproduce quella che veramente parlò a San Francesco, oggi conservata in Santa Chiara in Assisi." 

Basilica superiore di San Francesco Assisi - Colloquio con il crocifisso di San Damiano"

"La rinuncia agli averi"

"Nelle figure dipinte in secondo piano sono state notate alcune cadute del livello qualitativo dovute al possibile intervento di aiuti attivi sotto la guida del maestro. 

Basilica superiore di San Francesco Assisi - "La rinuncia agli averi"


"Il sogno di Innocenzo III"

"Nelle versioni più antiche di questo soggetto il santo era presentato in atto di reggere l'edificio con tutta la schiena. L'innovazione iconografica è stata giudicata dal Bellosi come un modo per rendere la figura di San Francesco più dignitosa e nobile, in linea quindi con la politica "conventuale" di Innocenzo IV."
Basilica superiore di San Francesco Assisi - "Il sogno di Innocenzo III"

Sinossi del Romanzo Storico "La moglie del Santo" di Corrado Occhipinti Confalonieri


Il discendente di san Corrado Confalonieri (1290-1351) santo patrono di Noto, narra la vita del suo avo e della moglie Eufrosina, di cui si sapeva molto poco.
Piacenza, prima metà del Trecento. La città è martoriata dalle lotte tra le fazioni cittadine. Impegnato nella conquista del potere, il nobile guelfo Tommaso Confalonieri favorisce il matrimonio del figlio Corrado con Eufrosina Vistarini, di famiglia ghibellina alleata alla stirpe emergente dei Visconti di Milano. 
Nei primi anni Corrado è un marito apatico e sfuggente, sembra interessato solo agli svaghi, fino a quando un suo tragico errore mette a repentaglio la sopravvivenza di tanti concittadini e il buon nome del casato. Sopraffatto dai sensi di colpa, Corrado ha una crisi mistica e medita di dare una rivoluzionaria svolta alla sua esistenza. Ed è in questo momento che l'amore di Eufrosina si rivela grande e indispensabile. Sarà lei a incoraggiarlo, a dargli forza per il nuovo progetto di vita, e a rendersi a sua volta disponibile a un enorme sacrificio.
L'incredibile vita di san Corrado ha toccato il cuore del suo omonimo, ultimo discendente Corrado Occhipinti Confalonieri, che ha ricostruito le sorprendenti tappe di questa storia d'amore carnale e spirituale, coniugando la precisione dello storico con l'affettuosa commozione.

Chi è Corrado Occhipinti Confalonieri?


CORRADO OCCHIPINTI CONFALONIERI è nato a Milano nel 1965. Laureato in Scienze politiche con tesi in storia del Risorgimento ha preso la specializzazione in Diritto ed economia dell'Unione europea. E' autore di un saggio sul Circolo dei nobili fra ancien régime e liberalismo ("Il Risorgimento", 1992, 1) e di uno sul progetto di Unione franco britannica del giugno 1940 ("Rivista di studi politici internazionali", 2018, 4). Finalista del concorso letterario Un giorno di Joyce indetto dal "Corriere della sera", collabora con il mensile "Medioevo" e altri periodici su argomenti storici. Si occupa anche di divulgazione storica e novità librarie sui social (Instagram e Facebook) dove riscuote un ampio seguito. La moglie del santo è il suo primo romanzo. 

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Titolo: LA MOGLIE DEL SANTO 
Autore: Corrado Occhipinti Confalonieri
Storia - romanzo storico
14 x 21 cm - 368 pagg + cop. in brossura con bandelle
Editore: Minerva Edizioni

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