Domenico Zampieri detto DOMENICHINO, Sibilla Cumana
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvCISoI0AYMyocZmciTK5M_rBIttoFxvVYSgEeY14rk86rWE590NdReMP-jyEmTRh4eQKjTlyW4cmaUaeQJ688U2pedehcc0l39DnvRS7DMH4HSVIhy0U7_RpOhckcrtQsqEWmrVh7JJ4/s640/Domenico+Zampieri+detto+DOMENICHINO%252C+Sibilla+Cumana+1+copia.jpg)
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Domenico Zampieri detto DOMENICHINO, Sibilla Cumana (1622) - Musei Capitolini - Roma Secondo la tradizione le Sibille (pagane) avevano preannunciato la nascita di Cristo, così come i profeti biblici: al monoteismo ebraico e cristiano rimanda la scritta in greco del cartiglio (“C’è un solo Dio infinito e non generato”). La loro raffigurazione nella pittura del Seicento era l’occasione per dipingere raffinate figure femminili, come questa realizzata da Domenichino a Roma nel 1622, combinando insieme posa classica e morbida sensualità. E’ diventata nel tempo una delle immagini simboliche della sontuosa pittura del Barocco romano. Registrata nel Seicento e nella prima metà del Settecento nella collezione romana della famiglia Pio, la tela venne ceduta al pontefice Benedetto XIV nel 1750, insieme a numerosi capolavori della celebre raccolta, e venne destinata dal papa alla Pinacoteca Capitolina, istituita da poco sul Campidoglio