L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI a Palazzo Barberini

Immagine
#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Urbano VIII, 1632, Marmo, cm. 83 Avrei potuto iniziare questo articolo in molti modi vista la grandiosità della mostra iniziata ufficialmente il 18 marzo scorso in occasione del quarto centenario della elezione al soglio pontificio di Maffeo Barberini col nome di Urbano VIII il 6 agosto 1623. Dicevo che avrei potuto iniziare in molti modi diversi, ma quello che più mi viene naturale è quello di dire che non si tratta di una mostra all'interno di uno dei più importanti musei d'Italia, perché è lo stesso museo ad essere "la mostra". Tutto Palazzo Barberini è interessato ad ospitare questo evento intitolato L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI, che in un percorso espositivo articolato in dodici sezioni, ha inizio dallo Spazio Mostre situato al pianterreno per poi proseguire alle sale monumentali e quelle normalmente utilizzate dalla collezione permanente situate al piano nobile. Lo

VENERE E ADONE DI TIZIANO VECELLIO

Photo by Massimo Gaudio

Tiziano Vecellio, Venere tenta di trattenere Adone dall'andare a caccia (metà XVI sec.) - Palazzo Barberini - Roma

Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488 - Venezia 1576), durante la sua carriera pittorica fece più versioni del dipinto Venere e Adone che si trovano sparse in varie nazioni come ad esempio Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. La versione presente in Italia, si trova alla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma e si intitola Venere tenta di trattenere Adone dall'andare a caccia, un olio su tela che misura 186 x 207 cm datato all'incirca verso la metà del XVI secolo. Rispetto le altre versioni, trovo che questa sia più elegante, forse per via del cappello indossato da Adone.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le sette Virtù di Piero del Pollaiolo e Sandro Botticelli alla Galleria degli Uffizi

LA STANZA DELL'INCENDIO DI BORGO DI RAFFAELLO AI MUSEI VATICANI

I PUGILATORI CREUGANTE E DAMOSSENO DI ANTONIO CANOVA