MAUSOLEO OSSARIO GARIBALDINO

© Photo by Massimo Gaudio

L'Arte di fotografare l'Arte


Mausoleo Ossario Garibaldino

Il Mausoleo Ossario Garibaldino si trova sul colle Gianicolo, a pochi passi dalla Fontana dell'Acqua Paola, proprio sulla via dedicata a Giuseppe Garibaldi che, insieme a suo figlio Menotti, furono tra i promotori della legge per individuare il Gianicolo il luogo adatto per accogliere le spoglie degli eroici patrioti. Negli anni Trenta del '900, il figlio di Ricciotti Garibaldi, Ezio, riprese l'idea del nonno di creare un Mausoleo per accogliere i resti dei patrioti caduti nelle battaglie per Roma Capitale dal 1848 al 1870. Il progetto per la realizzazione dell'opera fu affidato all'architetto Giovanni Jacobucci dal Governo che accolse la proposta di Ezio Garibaldi e si fece carico di tutte le spese. Fu solennemente inaugurato il 3 novembre del 1941 dopo due anni di lavoro.
L'area sacra che accoglie il Mausoleo si trova in quello che tra il 30 aprile e i primi giorni di luglio 1849 fu campo di battaglia tra i difensori della Repubblica Romana proclamata il 9 febbraio dello stesso anno e l'esercito Francese. Il Mausoleo è formato da un quadriportico in travertino con tre archi a tutto sesto per lato e al centro un'ara formata da un monoblocco di granito di Baveno. Il quadriportico è situato al termine di una scalinata in travertino dove ai quattro angoli si trovano altrettanti piedistalli con sopra un braciere in bronzo decorato con teste di lupa e sulle pareti dei piedistalli sono ricordati i luoghi delle battaglie più significative per la liberazione di Roma. Rappresentazioni allegoriche presenti in tutto il Mausoleo si ispirano alle antichità romane come la lupa, l'aquila imperiale, gli scudi e i gladi. 
Al Sacrario sottostante si accede attraverso una doppia rampa situata nella parte posteriore. Esso è composto da due ambienti: il primo è un vestibolo a doppia abside che accoglie varie lapidi. Da quest'ultimo si accede a una sala di forma quadrata con al centro un grande pilastro ricoperto da un mosaico d'oro. Sulle pareti sono incisi in nomi dei patrioti morti in battaglia tra i quali si trovano quelli di Angelo Brunetti detto Ciceruacchio, Emilio Morosini, Luciano Manara, Enrico Dandolo, Edoardo Negri, Giacomo Venezian, Colomba Antonietti Porzi e Giuditta Tavani Arquati. 
Nella parete in fondo dietro la colonna centrale, si trova il sarcofago in porfido che accoglie le spoglie del poeta genovese e autore dell'Inno d'Italia Goffredo Mameli, ferito a morte nel 1849 all'età di 21 anni proprio sul Gianicolo.









L'ara

Il gladio

Il braciere in bronzo

Il Sacrario





La tomba di Goffredo Mameli

Gerolamo Induno, Ritratto di Goffredo Mameli (seconda metà XIX sec.)
Museo della Repubblica Romana


Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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