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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

GIORGIO DE CHIRICO, ETTORE E ANDROMACA (1924)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca(1924) La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita in una delle sue sale vari dipinti di Giorgio de Chirico , uno dei massimi esponenti del XX secolo inerente alla corrente artistica della pittura metafisica. È stato anche scrittore, ma in questo post voglio mettere in risalto un'opera di sicuro impatto emotivo. Il dipinto è Ettore e Andromaca , un olio su tela del 1924. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

MUSEI CAPITOLINI, STATUA COLOSSALE DI COSTANTINO

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Statua colossale bronzea di Costantino Nella sala denominata Esedra di Marco Aurelio ai Musei Capitolini di Roma, sono custodite tre parti che componevano una statua colossale bronzea dedicata all' imperatore Costantino . Si trattava di una statua risalente al IV secolo d.C. alta circa 12 metri della quale è rimasta soltanto la testa, la mano e un globo. Solo la testa è alta 177 cm. e insieme agli altri pezzi, è stata ritrovata nella zona Laterano a Roma. È molto interessante vedere come fosse strutturata la statua. Ci si può fare un'idea dalla penultima fotografia che ritrae l'interno della testa di Costantino. Ho aggiunto una fotografia con una persona per dare il senso della grandezza. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

CARAVAGGIO, SAN GIOVANNI BATTISTA (1602)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, San Giovanni Battista Durante il corso sua vita artistica, Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), ha dipinto molte versioni di SAN GIOVANNI BATTISTA una delle quali è esposta presso la Sala Petronilla al secondo piano del Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini . L'opera fu commissionata al pittore lombardo nel 1602 da Ciriaco Mattei, molto noto nell'alta società romana dell'epoca, il quale volle festeggiare il compleanno del figlio Giovanni Battista, appunto con un'opera di un pittore importante come Caravaggio. Anche se l'opera era destinata per le stanze di Palazzo Mattei, l'artista prese spunto per la posa del santo, da uno dei bellissimi Nudi affrescati da Michelangelo nella volta della Cappella Sistina. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

BRONZINO, SAN GIOVANNI BATTISTA (1562 ca.)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Agnolo di Cosimo detto BRONZINO, San Giovanni Battista (1562 ca.) Una bellissima opera di Agnolo di Cosimo di Mariano detto IL BRONZINO si trova nella Sala di Didone al primo piano della Galleria Borghese a Roma. Si tratta di un olio su tavola che misura 120 x 92 cm. dove il soggetto dipinto è San Giovanni battista ed è datato intorno il 1562 ca. Come sempre le fotografie parlano da sole e mostrano la cura nei dettagli e la perfezione del volto che conferma la straordinaria capacità indiscussa del pittore come ritrattista. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

MONUMENTO A GIUSEPPE GIOACHINO BELLI (1913)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Monumento a Giuseppe Gioachino Belli Trastevere è da sempre considerato il rione più "romanesco" della città; infatti, questo è il luogo scelto per ospitare il monumento a Giuseppe Francesco Antonio Maria Gioachino Raimondo Belli, più comunemente conosciuto come Giuseppe Gioachino Belli , autore di 2279 Sonetti romaneschi che in poesia mista a satira, facevano emergere la voce del popolo di Roma nel XIX secolo. Belli nacque a Roma nel 1791 e vi morì nel 1863. In occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della morte, nel 1913 venne inaugurato un monumento in suo onore e venne collocato in quella che ora porta il suo nome, ma che una volta si chiamava piazza d'Italia, a due passi dall'Isola Tiberina in corrispondenza del Ponte Garibaldi. Nel 1910 un gruppo di letterati rappresentati da Domenico Gnoli, propose all'allora sindaco di Roma Ernesto Nathan di omaggiare la memoria del poeta con un monu

PIETRO TENERANI, PSICHE SVENUTA (1869)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Pietro Tenerani, Psiche svenuta (1869) Sarà il fatto che è nato vicino Carrara, sarà il fatto che il padre lavorava presso una cava di marmo, sarà il fatto che lo zio scultore l'ha aiutato, Pietro Tenerani è stato uno dei più bravi scultori italiani del ‘800. A me piace moltissimo questo artista, perché con la sua capacità di modellare il marmo, riesce a dare alle sue creazioni l’eleganza e raffinatezza come pochi sanno fare. Per comprendere meglio la cura che metteva nei suoi lavori, in questo post pubblicherò alcune fotografie di Psiche svenuta, scultura realizzata nel 1869 che si trova in una sala della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea a Roma. Tenerani ha colto il momento in cui la fanciulla, sentendosi venire meno, si appoggia a una roccia mentre lentamente si accascia a terra con gli occhi già chiusi e con la testa reclinata, perché poco prima aveva aperto un vaso datole da Proserpina che avrebbe