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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Statua di Artemide Efesina

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Statua di Artemide Efesina (II sec. a.C.) - Musei Capitolini - Roma Autore: - Titolo: Statua di Artemide Efesina Datazione: Copia romana del II secolo a.C. Supporto : Marmo e bronzo Misure (cm): 115 Si trova: Musei Capitolini Luogo: Roma

SCUOLA DI ATENE DI RAFFAELO AI MUSEI VATICANI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Stanza della Segnatura, Scuola di Atene - Musei vaticani Il bello degli affreschi, è quello che non possono essere trasportati come per esempio accade con i quadri o con le statue, perciò se si vogliono ammirare di persona, l'unica soluzione è quella di recarsi nei luoghi in cui si trovano, Nel chilometrico percorso dei Musei Vaticani , si trovano quattro stanze che si chiamano Stanze di Raffaello e prendono il nome dagli affreschi realizzati dal pittore urbinate. Una di queste si chiama Stanza della Seg natura e su una parete si trova uno dei più famosi affreschi di Raffaello dedicato alla filosofia dal titolo Scuola di Atene . Nell'opera, tra i tanti personaggi raffigurati come ad esempio Socrate, Euclide, Pitagora, Zoroastro, Tolomeo, sono stati raffigurati nella parte centrale Platone (a sinistra) ed Aristotele. Il pittore ha voluto lasciare la sua traccia in questo capolavoro con un autoritratto collocato nella p

Venere esquilina

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Venere esquilina (I sec. a.C.) - Musei Capitolini - Roma Autore: - Titolo: Venere esquilina Datazione: I secolo a.C. Supporto : Marmo Misure (cm): 155 Si trova: Musei Capitolini Luogo: Roma

CLEOPATRA DI ALFONSO BALZICO

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  #artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Alfonso Balzico, Cleopatra (1874 ca.) - Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma Alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, è collocata una scultura dedicata a Cleopatra . Questa opera è di Alfonso Balzico , uno scultore e pittore italiano risalente all'anno 1874. Da notare in questo capolavoro marmoreo, la finezza dei particolari come l'acconciatura, il sandalo, i monili, la cesta dove si trova il serpente e la pelle del leone.

Antonello da Messina e i volti dell'Ecce Homo

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Antonello da Messina "Cristo alla Colonna" 1476 Olio su tela cm. 29,8x21 Parigi, Museo del Louvre Dettaglio - Antonello da Messina "Cristo alla Colonna" 1476 Olio su tela cm. 29,8x21 Parigi, Museo del Louvre Antonello da Messina "Cristo alla Colonna" 1476 - Olio su tela cm. 29,8x21 Parigi, Museo del Louvre A cura di Manuela Moschin Buongiorno carissimi, oggi sfogliando un volume di storia dell'arte mi sono soffermata a osservare questa immagine di  "Cristo alla colonna" di Antonello da Messina (Messina, 1430-1479)  uno dei massimi capolavori tardi dell'artista. Antonio de Antonio, conosciuto come Antonello da Messina,  ebbe un ruolo fondamentale nel periodo rinascimentale perché avviò un cospicuo rinnovamento artistico. Egli ebbe la maestria di combinare le tecniche prospettiche di Piero della Francesca assieme alla meticolosità fiamminga, ponendo attenzione alla descrizione minuta dei dettagli e agli effetti di luce. C

LA PRIMAVERA DI CHINI AL MUSEO BONCOMPAGNI-LUDOVISI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Galileo Chini, La Primavera che perennemente si rinnova (1914) - Museo Boncompagni-Ludovisi - Roma Nel Museo Boncompagni-Ludovisi per le arti decorative, il costume e la moda del XIX e XX secolo a Roma, si può ammirare un dipinto del pittore e scultore fiorentino Galileo Chini (Firenze 1873 - 1956) eseguito per la biennale di Venezia nel 1914. L’opera si intitola La Primavera che perennemente si rinnova. Nella stessa stanza, sono esposti sulle pareti altri pannelli che fanno sempre parte della Primavera. Sempre nella stessa stanza è stata esposta un’altra opera d’arte però di genere diverso, ma comunque di grande bellezza. Si tratta di un abito da sera dello stilista Valentino della collezione Autunno-Inverno 1992. Galileo Chini per la creazione della sua opera, è stato sicuramente influenzato dallo stile di Klimt, stile ripreso dallo stilista per le applicazioni sull'abito. Penso che la scelta di metterli vicini non sia

Giuseppe Carosi, Angelo dei crisantemi (L'angelo del dolore)

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudi o Giuseppe Carosi, Angelo dei crisantemi (L'angelo del dolore) (1921) - Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma Autore: Giuseppe Carosi (Roma 1883 - 1965) Titolo: Angelo dei crisantemi (L'angelo del dolore) Datazione: 1921 Supporto : Olio su tavola Misure (cm): - Si trova: Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma Luogo: Roma

Giulio Aristide Sartorio, Le Vergini savie e le Vergini stolte

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudi o Giulio Aristide Sartorio, Le Vergini savie e le Vergini stolte (1890-1891) - Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma Autore: Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860 - 1932) Titolo: Le Vergini savie e le Vergini stolte Datazione: 1890 - 1891 Supporto : Olio su tavola Misure (cm): - Si trova: Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma Luogo: Roma

Giacomo Balla, Il dubbio

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudi o Giacomo Balla, Il dubbio (1907-1908) - Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma Autore: Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958) Titolo: Il dubbio Datazione: 1907 - 1908 Supporto : Olio su carta Misure (cm): 67 x 50 Si trova: Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma Luogo: Roma

L'INFLUENZA DI CARAVAGGIO NELLA PITTURA NAPOLETANA

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudi o Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Davide con la testa di Golia (1609-1610) - Galleria Borghese - Roma Nella prima decade del '600, Michelangelo Merisi detto Caravaggio (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), ebbe guai seri con la legge e, a seguito del ferimento a morte di un suo rivale, venne condannato a morte. Fuggì da Roma grazie all'appoggio della famiglia Colonna che attraverso alcuni stratagemmi, riuscì a proteggerlo fino al suo arrivo a Napoli. Nella città partenopea, egli vi soggiornò in due periodi diversi, intervallati da un viaggio che fece in Sicilia e Malta. Le sue opere esposte nelle chiese napoletane, furono di stimolo per i pittori del posto, che seguirono lo stile del Merisi. Il primo di questi fu Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello (Napoli 1578 - 1635) che seguì alla lettera lo stile caravaggesco, e nel dipinto del 1625 intitolato Sant'Onofrio lo si nota chiaramente. La luce cruda pr