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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

GIACOMO BALLA A ROMA

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© Photo by Massimo Gaudio Giacomo Balla, La figlia del pittore (1939) Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958) nonostante sia rimasto orfano all'età di nove anni, è riuscito grazie alla madre ad intraprendere un percorso artistico che lo ha portato a diventare uno degli artisti più di rilievo all'interno del divisionismo prima e del movimento futurista poi passando attraverso il dinamismo. All'età di 24 anni si trasferisce a Roma con la madre dove incontra Elisa Marcucci, la futura moglie conosciuta grazie alla sua amicizia con Duilio Cambellotti. Dal matrimonio nascono Luce ed Elica. Fino al primo decennio del XX secolo, si è dedicato a una intensa realizzazione di opere racchiuse nel suo primo periodo stilistico, il divisionismo, del quale è stato un grande rappresentante e nel 1903 espone alla quinta Biennale di Venezia. Il 1910 è stato lo spartiacque nella vita artistica di Balla, infatti in quell'anno insieme a Umberto Boccioni, Gino Severini, Carlo Carrà e Luigi Ru

RAFFAELLO, LA FORNARINA (1520 ca.)

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© Photo by Massimo Gaudio Raffaello Sanzio, La Fornarina (1520 ca.), Olio su tavola, cm. 87 x 63 Nella Galleria Nazionale d'Arte Antica Palazzo Barberini in Roma, è esposto uno degli ultimi dipinti del pittore urbinate Raffaello Sanzio. Il titolo dell'opera è La Fornarina databile intorno il 1520. La modella ritratta dovrebbe essere Margherita Luti, figlia di un fornaio del rione Trastevere a Roma che sembra fosse anche la sua amante. L'artista ha ambientato il ritratto della giovane donna all'aperto, in un giardino nel tardo pomeriggio, seduta, seminuda, con i seni scoperti ma con il resto del corpo coperto sia da un velo che le copre il grembo che una stoffa più pesante di color rosso che le copre le gambe. Le mani sembrano voler coprire il più possibile le nudità, ma lo sguardo sereno e un sorriso appena accennato, tradiscono l'imbarazzo. Il pittore ha lasciato la sua firma sul bracciale che la modella porta al braccio sinistro su cui si legge RAPHAEL URBINAS. Vi

BARTOLOMEO MANFREDI, DAVID (1615-1620)

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© Photo by Massimo Gaudio Bartolomeo Manfredi, David (1615-1620) C'è una sala al secondo piano del Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini che si chiama Sala di Santa Petronilla, dove sono esposti quadri di molti pittori importanti, tra cui due di Caravaggio. Rimanendo nell'ambito di quest'ultimo, in questa sala si trova il dipinto di un pittore nativo di Ostiano. Trasferito a Roma nel 1607 abbraccia il caravaggismo romano diventando uno dei maggiori esponenti. Il pittore lombardo si chiama Bartolomeo Manfredi (Ostiano 1582 - Roma 1622) e il titolo del quadro esposto è David, databile tra il 1615 e il 1620. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

ARTISTI ITALIANI E LE LORO OPERE SULLE BANCONOTE ITALIANE

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© Photo by Massimo Gaudio Degli artisti del passato conosciamo i loro lavori più o meno famosi. Ma conosciamo i loro volti? Molti di loro ci hanno lasciato i loro autoritratti, alcuni hanno preferito essere ritratti e altri nulla. Molti di noi hanno avuto la possibilità di vedere i loro volti impressi sulle banconote italiane stampate dalla Banca d'Italia, grazie al lavoro straordinario e alla bravura degli incisori che hanno riportato sui biglietti sia i loro volti che le opere da loro effettuate. Tutto è partito nel 1962 quando per la prima volta è stato impresso sul fronte di una banconota da 10.000 Lire il volto di Michelangelo Buonarroti, mentre nel retro c'è Piazza del Campidoglio a Roma. Nel 1967 è stata la volta del ritratto di Leonardo da Vinci impresso sul fronte delle banconote da 50.000 Lire, sul retro invece si trova il borgo medioevale di Vinci. Il 1975 ha visto l'uscita dell'unica banconota da 20000 lire dedicata al Tiziano dove sul fronte si vede i

VITTORIO MATTEO CORCOS, SOGNI (1896)

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© Photo by Massimo Gaudio Vittorio Matteo Corcos, Sogni (1896) Nel quartiere Pinciano di Roma, di fronte al parco di Villa Borghese, si trova la Galleria Nazionale di Arte Moderna. Tra le opere di pittori illustri come Klimt, Modigliani, Degas, Van Gogh e molti altri, ce n'è uno che cattura l'attenzione di molti. Mi riferisco a un dipinto del pittore livornese Vittorio Matteo Corcos dal titolo Sogni del 1896. Il dipinto ritrae Elena Vecchi, una giovane ragazza seduta su una panchina con accanto alcuni libri, un ombrellino parasole bianco e un cappellino in paglia da dove spunta una rosa che ha ormai perso i petali. L'artista è riuscito a dare alla figura della ragazza una tridimensionalità che la rende quasi reale, che ci catapulta verso il periodo della Belle Époque, dandoci quelle sensazioni tipiche del periodo. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

SASSOFERRATO, MADONNA COL BAMBINO E ANGELI

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© Photo by Massimo Gaudio Giovan Battista Salvi detto SASSOFERRATO, Madonna con Bambino e angeli Giovan Battista Salvi detto Sassoferrato per via del luogo in cui nacque nel 1609, è conosciuto per i suoi dipinti dove il soggetto principale è la Madonna. Si trasferì a Roma dal 1641 dove visse, si sposò e morì nel 1685. La Galleria Corsini in Roma conserva una sua opera, un olio su tela che misura 100 x 75 cm, dove il soggetto è la Madonna col Bambino tra gli angeli. Mi piace molto quest'opera perché l'artista è riuscito a ricreare quell'atmosfera materna dove la Madre stringe a sé in un tenero abbraccio il proprio Bambino che dorme. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

GIAN LORENZO BERNINI PITTORE

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© Photo by Massimo Gaudio Gian Lorenzo Bernini, Autoritratto in età matura (1630-1635), Galleria Borghese, Roma Tutti sanno che Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) è stato un grande artista e uno dei massimi esponenti dello stile barocco. È stato uno dei più grandi scultori del '600 e le sue opere vengono ammirate sempre con grande interesse. Oltre a essere uno scultore molto attivo, è stato anche un grande architetto e a lui si devono interventi all'interno della Basilica papale di San Pietro e vari progetti di chiese sul suolo romano ai quali vanno aggiunti progetti urbanistici come piazze ed edifici. C'è anche un altro lato del Bernini che non viene tanto messo in risalto ed è quello pittorico. Non ci sono tante opere del maestro che si possono ammirare. A Galleria Borghese si trovano tre dipinti: un autoritratto giovanile del 1623, un autoritratto in età matura del 1630-1635 che tra l'altro è stato utilizzato per le banconote da 50.000 Lire prima e seconda serie, un s