Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta musei capitolini

BARTOLOMEO MANFREDI, DAVID (1615-1620)

Immagine
© Photo by Massimo Gaudio Bartolomeo Manfredi, David (1615-1620) C'è una sala al secondo piano del Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini che si chiama Sala di Santa Petronilla, dove sono esposti quadri di molti pittori importanti, tra cui due di Caravaggio. Rimanendo nell'ambito di quest'ultimo, in questa sala si trova il dipinto di un pittore nativo di Ostiano. Trasferito a Roma nel 1607 abbraccia il caravaggismo romano diventando uno dei maggiori esponenti. Il pittore lombardo si chiama Bartolomeo Manfredi (Ostiano 1582 - Roma 1622) e il titolo del quadro esposto è David, databile tra il 1615 e il 1620. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

MUSEI CAPITOLINI, SARCOFAGO DELLE AMAZZONI

Immagine
© Photo by Massimo Gaudio Sarcofago con scene di battaglia tra amazzoni e greci (metà del II sec. d.C.) Al primo piano del Palazzo Nuovo nel complesso dei Musei Capitolini a Roma, si trova un bellissimo sarcofago con scene di battaglia tra amazzoni e greci risalente alla metà del II secolo d.C. Perfettamente conservato, è stato rinvenuto nel 1744 nella Tenuta di Salone, di proprietà del capitolo di Santa Maria Maggiore, sulla Via Collatina all'altezza di Via di Salone, zona che si trova pochi chilometri fuori dal Grande Raccordo Anulare di Roma. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

GUERCINO, SEPPELLIMENTO DI SANTA PETRONILLA (1621-1623)

Immagine
© Photo by Massimo Gaudio Giovanni Francesco Barbieri detto IL GUERCINO, Seppellimento di santa Petronilla Il maestoso dipinto è in realtà una pala d'altare, opera di Giovanni Francesco Barbieri detto IL GUERCINO, dal titolo Seppellimento di Santa Petronilla, un olio su tela realizzato nel 1621-1623 ca. La Santa è stata una delle prime martiri del Cristianesimo e venne ritenuta per molto tempo figlia dell'apostolo Pietro. Il dipinto è suddiviso in due episodi: la parte in basso quando viene sepolta e quella in alto mente arriva al cospetto di Gesù. La Francia, durante il medioevo, proclamò Santa Petronilla patrona del regno e a seguito di ciò fece costruire all'interno della vecchia Basilica di San Pietro, una cappella che poi in seguito venne demolita durante la ricostruzione della Basilica che oggi conosciamo. La pala venne spostata a Palazzo del Quirinale nel '700, ma l'esercito francese alla fine del XVIII secolo la requisì e la portò al Museo del Louvre di Pari

PERSEO E MEDUSA SECONDO LA VISIONE DEI GRANDI MAESTRI DELL'ARTE ITALIANA

Immagine
© Photo by Massimo Gaudio Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Scudo con testa di Medusa (1598) Galleria degli Uffizi, Firenze Dal Rinascimento in poi, in Italia abbiamo avuto grandissimi maestri, i quali con il loro indiscusso stile, hanno creato opere che possiamo ammirare oggigiorno sia nei musei di tutto il mondo che andando in giro per le città d'arte. Alcuni di loro hanno creato eccellenti capolavori come quelli che andremo a vedere oggi riguardanti l'eroe mitologico Perseo e la Gorgone Medusa.  Andiamo in ordine di tempo Iniziando con  Benvenuto Cellini  (Firenze 1500 - 1571) con Perseo che mostra la testa recisa di Medusa , scultura in bronzo realizzata nel 1553 esposta all'interno della Loggia della Signoria a Firenze, commissionata da Cosimo I de' Medici per il quale il Cellini lavorava. La seconda opera è conservata sempre a Firenze, però questa volta alla Galleria degli Uffizi. Si tratta dello Scudo con testa di Medusa di  Michelangelo Merisi detto Cara

STATUA COLOSSALE DI COSTANTINO

Immagine
L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio Statua colossale bronzea di Costantino, Testa (IV sec. d.C.) - Musei Capitolini - Roma Nella sala denominata Esedra di Marco Aurelio ai Musei Capitolini di Roma, sono custodite tre parti che componevano una statua colossale bronzea dedicata all' imperatore Costantino . Si trattava di una statua risalente al IV secolo d.C. alta circa 12 metri della quale è rimasta soltanto la testa, la mano e un globo. Solo la testa è alta 177 cm. e insieme agli altri pezzi, è stata ritrovata nella zona Laterano a Roma. È molto interessante vedere come fosse strutturata la statua. Ci si può fare un'idea dalla penultima fotografia che ritrae l'interno della testa di Costantino. Ho aggiunto una fotografia con una persona per dare il senso della grandezza.

CARAVAGGIO, SAN GIOVANNI BATTISTA (1602)

Immagine
L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, SAN GIOVANNI BATTISTA Durante il corso sua vita artistica, Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), ha dipinto molte versioni di SAN GIOVANNI BATTISTA una delle quali è esposta presso la Sala Petronilla al secondo piano del Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini . L'opera fu commissionata al pittore lombardo nel 1602 da Ciriaco Mattei, molto noto nell'alta società romana dell'epoca, il quale volle festeggiare il compleanno del figlio Giovanni Battista, appunto con un'opera di un pittore importante come Caravaggio. Anche se l'opera era destinata per le stanze di Palazzo Mattei, l'artista prese spunto per la posa del santo, da uno dei bellissimi Nudi affrescati da Michelangelo nella volta della Cappella Sistina.

VEDUTE ROMANE DEL SETTECENTO E OTTOCENTO (video)

Immagine
  L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio Nel corso dei secoli, molti pittori si sono dedicati alla pittura paesaggistica sulla Città Eterna. Alcuni di loro, come per esempio Gaspare Vanvitelli, Ippolito Caffi e Giovanni Paolo Panini, tra il Settecento e l'Ottocento hanno creato con le loro opere istantanee di vita che sono arrivate ai giorni nostri grazie anche alla loro conservazione all'interno dei musei romani come Palazzo Barberini, Palazzo Braschi e i Musei Capitolini. Ho creato questo video con l'intento di mostrare com'era il paesaggio romano, a quei tempi, attraverso il pennello dei pittori tra i più rappresentativi dell'epoca. (il brano Chord Saunds è di Moby)

MUSEI CAPITOLINI, SALA DEI CAPITANI

Immagine
L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by  Massimo Gaudio Sala dei Capitani, Musei Capitolini, Roma Nel Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini, si trova la Sala dei Capitani , situata al primo piano con l'affaccio su Piazza del Campidoglio. La Sala ospitava il Consiglio segreto e il Tribunale dei Conservatori. Si chiama così perché il suo nome è legato alla presenza di statue erette tra la fine del '500 e i primi decenni del '600, in onore di grandi generali che si distinsero nelle imprese militari come, ad esempio, Marco Antonio Colonna che comandò la flotta pontificia contro i Turchi, i quali vennero sconfitti a Lepanto nel 1571. Per le statue presenti nella sala, si scelse di riutilizzate antiche sculture loricate dove vennero aggiunte parti mancanti. Ne è un esempio quella in onore di Carlo Barberini, fratello di papa Urbano VIII alla quale venne aggiunta la testa scolpita da Gian Lorenzo Bernini, mentre Alessandro Algardi completò l'opera aggiungendo

PIAZZA del CAMPIDOGLIO

Immagine
L'Arte di fotografare l'Arte © Photo by Massimo Gaudio Piazza del Campidolio Nel Rione Campitelli a Roma, si trova il colle del  Campidoglio  che dà il nome al Palazzo che ospita la sede de Comune di Roma. Esso si affaccia insieme al  Palazzo dei Conservatori  e  Palazzo Nuovo  su Piazza del Campidoglio dove al centro si trova la statua equestre di  Marco Aurelio  contornata da quel bellissimo disegno sulla pavimentazione che copre tutta la piazza. Tutto quello che vediamo attualmente, lo si deve a  Michelangelo Buonarroti  (Caprese Michelangelo 1475 - Roma 1564) che tra il 1534 ed il 1538 riprogettò la piazza, aggiungendo le scalinate centrali al Palazzo Senatorio per avere un accesso diretto sulla piazza. Ridisegnò Palazzo dei Conservatori e costruì un nuovo palazzo chiamandolo appunto Palazzo Nuovo. Progettò anche la scalinata che porta alla piazza chiamata Cordonata. Statua di Marco Aurelio Statua di Marco Aurelio Cordonata Particolare del retro della banconota da 10.000 li

I mosaici delle Collezioni Capitoline - Centrale Montemartini

Immagine
#artiebellezzeitaliane © Photo by Massimo Gaudio Emblema policromo con leone e amorini (I sec. d.C.) - Centrale Montemartini I Musei Capitolini hanno la capacità di avere a disposizione una grande quantità di opere provenienti dall'antica Roma, come ad esempio manufatti, statue sia marmoree sia bronzee e una importante collezione di mosaici oggi visibile grazie ai ritrovamenti durante la creazione di infrastrutture nella Città di Roma verso la fine dell'Ottocento adatte per il ruolo che la Città avrebbe avuto come Capitale d'Italia. Alla Centrale Montemartini sulla via Ostiense, che è parte integrante dei Musei Capitolini, fino al 15 giugno 2022 sarà possibile ammirare una serie di mosaici dell'antica Roma del periodo che va dal I sec.a.C. fino al IV sec. d.C. Molte delle opere presenti nelle varie sale provengono dall'Antiquarium, altri dai Musei Capitolini ed altri ancora non si sono mossi dalla Centrale perché sono parte integrante dell'esposizione permanente