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LA TESTA ANATOMICA di FILIPPO BALBI

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#artiebellezzeitaliane © Photo by Massimo Gaudio Filippo Balbi, La Testa anatomica (1854), Olio su tavola Andare in un luogo per una visita programmata e trovare una meraviglia che non ti aspettavi è sempre una bella cosa. Nello specifico, avevo programmato di fare una visita alla Certosa di Trisulti che si trova a Collepardo in provincia di Frosinone. Tra le tante cose da vedere al suo interno, ho notato un manifesto di una mostra che terminerà il 29 di ottobre p.v., dedicata ad una sola opera. Si tratta della Testa anatomica realizzata dal pittore napoletano Filippo Balbi nel 1854. Una mostra che già da sola è un evento dove ovviamente tutto è concentrato sul dipinto, con pannelli che descrivono molto bene l'opera con riferimenti anche storici che hanno portato Balbi alla realizzazione dell'opera. Di sicura ispirazione per l'artista è stato Michelangelo Buonarroti, infatti alcuni corpi che compongono la testa si rifanno ad un bassorilievo dell'artista toscano realiz

Fontanile di Clemente XII a Porta Furba

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#artiebellezzeitaliane © Photo by Massimo Gaudio Fontanile Clemente XII Roma si sa, è la città delle fontane e per poterle far funzionare c'è bisogno di acqua, quella che viene portata dagli svariati acquedotti che riforniscono la Capitale. Uno di questi, l'Acquedotto Felice realizzato dal pontefice Sisto V tra il 1585 e il 1587 ancora funzionante, lungo il suo cammino nel punto in cui attraversa via Tuscolana in zona Porta Furba, trova la sua prima mostra (l'altra è la Fontana del Mosè) fatta costruire da papa Clemente XII Corsini molto probabilmente su progetto di Luigi Vanvitelli. La fontana edificata nel 1733 prende il nome dal committente, anche se è nota con il nome di  Fontana Bella.  E' stata costruita in quello che una volta era un abbeveratoio voluto da Sisto V a pochi metri dell'arco monumentale chiamato  Porta Furba , dove incrociano via Tuscolana e via del Mandrione. L'opera fonde lo stile neoclassico con quello barocco evidenziato in particolar mod

Rosalba Carriera, Allegoria dei quattro elementi - L'Aria, L'Acqua, La Terra, Il Fuoco

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Rosalba Carriera, Fuoco (1739-1743) - Galleria Corsini - Roma La serie dei quattro elementi è realizzata in pastello su carta, tecnica che ha larga diffusione nel Settecento. Rosalba Carriera, pittrice veneziana, diventa una delle ritrattiste più richieste da nobili e sovrani d’Europa, molto abile nel raggiungere col pastello risultati di morbidezza, luminosità, immediatezza e introspezione psicologica. Le serie allegoriche formate da quattro personificazioni – i continenti, le stagioni, gli elementi – sono una tipologia particolarmente diffusa in questo periodo. La Carriera porta a termine quest’opera tra il 1741 e il 1743 per Giovan Francesco Stoppani, nunzio apostolico presso il Senato di Venezia.  Le allegorie hanno un taglio ritrattistico, sono colte in primissimo piano e i loro attributi finiscono al margine (inferiore destro, tranne che nell’Aria), integrati con differenti colori o accessori che ne chiariscono il ruolo

Antonio Corradini, La Velata (vestale Tuccia)

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Antonio Corradini, La Velata (vestale Tuccia) (1743) - Palazzo Barberini - Roma Il tema della donna velata segna tutta la carriera dello scultore. Questa versione, scolpita nel 1743 durante il soggiorno romano, suscitò lo stupore del pubblico e degli appassionati d’arte.  Il velo, pur nell’elaborato panneggio della veste ricco di pieghe e intrecci, è così impalpabile da far trasparire le forme sottostanti, in particolare il seno rigoglioso. Lo scultore ha privilegiato il punto di vista frontale mentre la parte retrostante è appena abbozzata; ciononostante, a seconda del punto di vista, la statua offre scorci sempre nuovi e suggestivi. Dal punto di vista iconografico il velo è legato al tema della pudicizia e della castità, su cui è incentrata la vicenda della Vestale Tuccia. Le Vestali erano, nell’antica Roma, un ordine sacerdotale femminile che aveva il compito di mantenere sempre acceso il fuoco del tempio di Vesta. Le sacerd

I GIOIELLI NASCOSTI DELLA PITTURA A ROMA DEL SECONDO SETTECENTO A PALAZZO BARBERINI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Palazzo Barberini - Roma Buongiorno Amici L'articolo di ieri era dedicato alla pittura a Roma nel primo '700, oggi vorrei continuare quel discorso con i dipinti relativi al secondo '700, così completo il viaggio nella pittura di quel periodo. Anche questi quadri si trovavano nella sala allestita al secondo piano della Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini in Roma. Sono dipinti di grandi artisti che spero trovino una nuova collocazione al più presto Pompeo Batoni, Madonna col Bambino e san Filippo Neri (1733-1734) - Palazzo Barberini - Roma Autore: Pompeo Batoni (Lucca 1708 - Roma 1787) Titolo: Madonna col Bambino e san Filippo Neri Datazione: 1733 - 1734 Supporto: Olio su tela Misure (cm): 200 x 140 Si trova: Galleria Nazionale d'Arte Antica, Palazzo Barberini Luogo: Roma Anton Raphael Mengs, Ritratto della signora Ca

IL '700 DI MARCO BENEFIAL A PALAZZO BARBERINI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Sala Roma 1670 - 1750 - Palazzo Barberini - Roma Buongiorno Amici Una delle sale nella nuova ala sud del Museo Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberin i, è dedicata alla pittura romana che ha caratterizzato il periodo tra il 1670 ed il 1750. Molti sono stati gli artisti di rilievo che hanno avuto modo di esprimersi con la loro pittura. Nei primi decenni di questo periodo l'influenza barocca di Gian Lorenzo Bernini (Napoli 1598 - Roma 1680) era ancora molto forte, ed è rimasta tale fino a fine secolo , grazie anche al lavoro di molti artisti. A questi si aggiunge la pittura di Marco Benefial (Roma 1684 - 1764), che è ormai attivo ben dentro il nuovo secolo dei Lumi. Marco Benefial, Ritratto della famiglia Quarantotti (la famiglia del Missionario) (1756) - Palazzo Barberini - Roma Autore: Marco Benefial (Roma 1684 - 1764) Titolo: Ritratto della famiglia Qua