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PLAUTILLA BRICCI, PITTRICE e ARCHITETTRICE

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© Photo by Massimo Gaudio Pittore sconosciuto, Ritratto di architettrice (Plautilla Bricci) (1655-1663 ca.) Olio su tela, Collezione privata Andare in giro per Roma, visitare luoghi che conosci ma ne ignori la storia. Quante volte sono passato vicino a una facciata di un muro di cinta un po' bizzarra che ricorda uno scoglio. Quante volte sono entrato in una chiesa dove le star sono tre tele di Caravaggio e restare colpiti da una pala d'altare che ti chiede di essere presa in considerazione per via della sua bellezza. Bene, queste sono soltanto due delle tante opere realizzate da Plautilla Bricci, pittrice e soprattutto "architettrice". Il termine "architettrice" si rese necessario per evidenziare la circostanza eccezionale che la vide pioniera nel settore, visto che fino a quel momento c'erano soltanto architetti uomini. Il ritratto che si vede qui sopra proveniente da una colleziona privata di Los Angeles, è forse il ritratto dell'artista negli anni

FONTANA DI TREVI

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© Photo by Massimo Gaudio Salvi Nicola, Fontana di Trevi (1735) Le mostre terminali degli acquedotti sono fontane monumentali che hanno l’intento di rappresentare la parte finale dell'acquedotto a cui corrispondono. A Roma ce ne sono molte, basti pensare alla  Fontana del Mosè  in piazza San Bernardo, oppure alla  Fontana dell'Acqua Paola  sul Gianicolo. Due bellissime fontane senza dubbio, ma la più bella in assoluto è sicuramente la  Fontana di Trevi . Si tratta della mostra terminale dell’acquedotto Vergine, l'unico degli acquedotti antichi che dal 19 a.C. fornisce l'acqua a Roma ininterrottamente. Si trova nell'omonimo rione ai piedi del colle del Quirinale e la sua denominazione potrebbe derivare da  regio Trivii , un toponimo in uso nella zona già dalla metà del XII secolo, oppure dal triplice sbocco dell’acqua dell’originaria fontana. Il progetto per la sua realizzazione incominciò nel 1640 sotto il papato di Urbano VIII Barberini, il quale coinvolse Gian Lor

GALLERIE NAZIONALI DI ARTE ANTICA - PALAZZO BARBERINI

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© Photo by Massimo Gaudio Galleria Nazionale d'Arte Antica - Palazzo Barberini Palazzo Barberini si trova nel rione Trevi in via delle Quattro Fontane. Fu costruito nel periodo che va dal 1625 al 1633 ampliando quello che fu l'edificio della famiglia Sforza, acquistato nel 1625 da Maffeo Barberini eletto papa due anni prima con il nome di Urbano VIII. Per il progetto venne incaricato l'architetto Carlo Maderno, il quale fu aiutato dal nipote Francesco Borromini. Anziché demolire la villa, la inglobò in un nuovo progetto architettonico: l’ala Sforza, ovvero la parte di edificio che affaccia sull’attuale Piazza Barberini, venne collegata a un’altra ala, a essa parallela, tramite un braccio centrale, creando una nuova pianta dell’edificio con una forma ad “H”. Dopo la sua morte avvenuta nel gennaio del 1629, i lavori del cantiere passarono sotto la direzione di Gian Lorenzo Bernini, affiancato anche lui dal Borromini di cui si devono moltissimi particolari decorativi e costrut