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CARLO MARATTI E IL RITRATTO, Papi e principi del Barocco Romano

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  © Photo by Massimo Gaudio Sala espositiva A quattrocento anni dalla nascita del Maestro marchigiano Carlo Maratti (Camerano 1625 – Roma 1713), le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano nelle sale di Palazzo Barberini la mostra dal titolo CARLO MARATTI E IL RITRATTO, PAPI E PRINCIPI DEL BAROCCO ROMANO che mette in risalto la sua produzione ritrattistica. Dell'artista si conosce soprattutto il suo lavoro in ambito ecclesiastico con numerose opere con soggetti sacri e decorazioni nelle chiese e poco si conosce della sua bravura indiscussa in ambito ritrattistico che lo ha reso una figura centrale della pittura romana e italiana della seconda metà del Seicento ed è stato anche molto apprezzato in Europa. Aveva la capacità di coniugare la definizione dei tratti fisionomici e di inserire con maestria oggetti scelti appositamente per svelarne il rango, la professione e il gusto. Tra i capolavori esposti nella sala, spiccano i ritratti di Clemente IX Rospigliosi eseguiti quasi co...

MICHELANGELO MERISI detto CARAVAGGIO, Ritratto di monsignor Maffeo Barberini (1599-1604 ca)

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© Photo by Massimo Gaudio MICHELANGELO MERISI detto CARAVAGGIO, Ritratto di monsignor Maffeo Barberini Nel marzo dello scorso anno in occasione di una bellissima mostra sulla famiglia Barberini tenutasi proprio a Palazzo Barberini in Roma, fui inaspettatamente folgorato dalla bellezza di un dipinto di Caravaggio che mostrava il ritratto di Maffeo Barberini proveniente da una collezione privata di Firenze (ultima fotografia in basso).  Il luogo è lo stesso, l'autore è lo stesso come è la stessa la persona ritratta, anche le dimensioni sono simili, raccontano però due periodi diversi anche se ravvicinati di Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII. Il primo è stato realizzato nel 1595 subito dopo aver ottenuto la carica di protonotario apostolico, mentre quello attualmente in esposizione è stato commissionato a seguito della nomina del monsignor Maffeo a chierico della Camera Apostolica avvenuta nel marzo del 1598. L'anno preciso dell'opera non è certa. La maggior parte degl...

Cardinali Mazzarino a confronto

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a sinistra il card. Alessandro Michele Mazzarino, a destra il card. Giulio Raimondo Mazzarino Ho avuto il piacere di pubblicare qualche anno fa, un articolo su un dipinto realizzato verso il 1644 da Pietro da Cortona inerente un ritratto del cardinale Giulio Mazzarino presentato durante una mostra dedicata a Plautilla Bricci presso la Galleria Corsini di Roma. Fin qui tutto bene. Sono stato contattato pochi giorni fa dal  Presidente Direttivo della Casa Museo Giulio Raimondo Mazzarino  dottor  Franco Francesco Zazzara, il quale ha portato alla mia attenzione il fatto che la persona ritratta nella fotografia di sinistra, non è il cardinale Giulio Raimondo Mazzarino, bensì il fratello minore Alessandro Michele Mazzarino anch'egli cardinale.  Secondo il dottor Zazzara riferendosi all'opera realizzata da Pietro da Cortona, "Si tratta di un ritratto in cui per secoli e ancora oggi viene individuato erroneamente il cardinale Giulio Raimondo Mazzarino. Confronti con la lit...

IL MISTERO DELLA SALA 22 DI PALAZZO BARBERINI

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   © Photo by  Massimo Gaudio Annibale (o Lodovico) Carracci, Tabernacolo portatile con la Pietà, scene di santi e martiri (1603) La sala 22 delle Gallerie Nazionali d'Arte Antica - Palazzo Barberini in Roma è bellissima ed è ricca di marmi e decorazioni che dalle pareti salgono su fino alla volta. Non conosco la sua destinazione iniziale, ma le decorazioni non hanno riferimenti religiosi quindi non credo che fosse una cappella privata. La sala è dedicata a una sola singola opera esposta all'interno di una teca che la protegge. L'opera è di un pittore bolognese della famiglia Carracci che si intitola Tabernacolo portatile con la Pietà, scene di santi e martiri realizzata intorno al 1603 ed è un olio su tavola, rame, ebano e oro che misura cm 43,8 x 31,2 chiuso. La descrizione del museo dell'opera recita così:       "L’altarolo, prezioso oggetto di devozione privata, ha una forma a trittico, con le ante laterali richiudibili e dipinte su entrambi i l...

ARTEMISIA GENTILESCHI, GIUDITTA DECAPITA OLOFERNE (1612)

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© Photo by Massimo Gaudio Artemisia Gentileschi, Giuditta decapita Oloferne (1612), Olio su tela, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte Artemisia Gentileschi con la sua bravura è riuscita ad emergere in quello che una volta era considerato come un mondo artistico dominato dalla pittura maschile.  Artemisia subì uno stupro all'età di ventuno anni da parte del pittore paesaggista Agostino Tassi, collaboratore del padre di lei Orazio. Quanto vissuto dall'artista, nella rappresentazione pittorica fa sì che si sia immedesimata nella figura di Giuditta mentre conficca la spada nel collo di Oloferne aiutata dalla fantesca Abra. La tela fu realizzata l'anno successivo la violenza seguendo lo stile caravaggesco, diventando così uno dei capolavori di Artemisia più apprezzati. Fu uno degli migliori artisti capace di comprendere al meglio lo stile di Caravaggio e di metterlo in pratica, infatti, come per la versione del Merisi, anche Artemisia restituisce una scena cruenta dove il...

PLAUTILLA BRICCI, PITTRICE e ARCHITETTRICE

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© Photo by Massimo Gaudio Pittore sconosciuto, Ritratto di architettrice (Plautilla Bricci) (1655-1663 ca.) Olio su tela, Collezione privata Andare in giro per Roma, visitare luoghi che conosci ma ne ignori la storia. Quante volte sono passato vicino a una facciata di un muro di cinta un po' bizzarra che ricorda uno scoglio. Quante volte sono entrato in una chiesa dove le star sono tre tele di Caravaggio e restare colpiti da una pala d'altare che ti chiede di essere presa in considerazione per via della sua bellezza. Bene, queste sono soltanto due delle tante opere realizzate da Plautilla Bricci, pittrice e soprattutto "architettrice". Il termine "architettrice" si rese necessario per evidenziare la circostanza eccezionale che la vide pioniera nel settore, visto che fino a quel momento c'erano soltanto architetti uomini. Il ritratto che si vede qui sopra proveniente da una colleziona privata di Los Angeles, è forse il ritratto dell'artista negli anni...

BARTOLOMEO MANFREDI, DAVID (1615-1620)

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© Photo by Massimo Gaudio Bartolomeo Manfredi, David (1615-1620) C'è una sala al secondo piano del Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini che si chiama Sala di Santa Petronilla, dove sono esposti quadri di molti pittori importanti, tra cui due di Caravaggio. Rimanendo nell'ambito di quest'ultimo, in questa sala si trova il dipinto di un pittore nativo di Ostiano. Trasferito a Roma nel 1607 abbraccia il caravaggismo romano diventando uno dei maggiori esponenti. Il pittore lombardo si chiama Bartolomeo Manfredi (Ostiano 1582 - Roma 1622) e il titolo del quadro esposto è David, databile tra il 1615 e il 1620. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

SASSOFERRATO, MADONNA COL BAMBINO E ANGELI

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© Photo by Massimo Gaudio Giovan Battista Salvi detto SASSOFERRATO, Madonna con Bambino e angeli Giovan Battista Salvi detto Sassoferrato per via del luogo in cui nacque nel 1609, è conosciuto per i suoi dipinti dove il soggetto principale è la Madonna. Si trasferì a Roma dal 1641 dove visse, si sposò e morì nel 1685. La Galleria Corsini in Roma conserva una sua opera, un olio su tela che misura 100 x 75 cm, dove il soggetto è la Madonna col Bambino tra gli angeli. Mi piace molto quest'opera perché l'artista è riuscito a ricreare quell'atmosfera materna dove la Madre stringe a sé in un tenero abbraccio il proprio Bambino che dorme. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo