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IL PICCOLO PRINCIPE, L'INFANZIA IN TEMPO DI GUERRA AL MUSEO DELLA CIVILTA'

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© Photo by Massimo Gaudio Arsen Zavadov, Il banchetto di Baltazzar (2025) Olio su tela, 217 x 400 cm Un luogo insolito per il tema affrontato, ospita una mostra particolare. Nel quartiere EUR di Roma e più precisamente al MUCIV Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, si svolge una mostra che trova spunto dall'opera letteraria "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry, dove viene messa in risalto la riflessione su cosa significa essere giovani oggi, sia che si tratti di bambini o adolescenti che vivono in Ucraina. E' proprio "Il Piccolo Principe" il nome che è stato dato alla mostra che raccoglie 34 opere tra dipinti e sculture realizzate da 25 artisti ucraini, alcuni noti, alcuni acclamati, altri criticati, ma tutti quanti legati dalla provenienza seppur diversa per scuola, per generazione, per approcci artistici e per le diverse zone del Paese. Per molti degli artisti presenti, questo racconto è stato il punto di partenza e di riflessione per svil...

Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana al MUCIV-Museo delle Civiltà

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  © Photo by Massimo Gaudio Ex Voto Fino al 1° marzo 2026 il MUCIV-Museo delle Civiltà presenta la mostra Le fiabe sono vere... Storia popolare italiana : un percorso che si configura come un racconto sulle tradizioni popolari italiane in cui si intrecciano memoria e attualità, singoli e comunità, cultura e natura e in cui una pluralità di supporti e linguaggi accessibili si propone di diffonderne la conoscenza e accresce la consapevolezza del ruolo che esse possono rivestire anche nella società contemporanea. Organizzata dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Culturae curata da Massimo Osanna (Direttore Generale Musei) e Andrea Viliani (DirettoreMUCIV), insieme a un’équipe multidisciplinare composta da Funzionarie e Funzionari della Direzione Generale Musei, del MUCIV-Museo delle Civiltà e dell’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la mostra–realizzata con la collaborazione di Cristiana Perrella e progetto di allestimento di Forma fantasma con la co-pr...

CARAVAGGIO: A CONFRONTO LE DUE CONVERSIONI DI SAULO A PALAZZO BARBERINI

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© Photo by Massimo Gaudio Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO Conversione di Saulo (1600-1601 ca) Collezione di Nicoletta Odescalchi Sulla scia del grande successo della mostra Caravaggio 2025, le Gallerie Nazionali di Arte Antica annunciano che la Conversione di Saulo – uno dei vertici della produzione del Merisi, noto come Pala Odescalchi – resterà straordinariamente esposta nelle sale di Palazzo Barberini fino all’autunno. Dal 24 luglio al 30 settembre 2025, il prezioso olio su tavola del Maestro lombardo sarà infatti ospitato nella Sala Paesaggi al piano nobile del museo, in dialogo con la copia ad altissima definizione della versione della Conversione realizzata da Caravaggio per la Cappella Cerasi, nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma. A completamento del dossier espositivo dedicato alla Pala Odescalchi sarà inoltre presentata la riflettografia infrarossa realizzata in occasione del restauro dell’opera nel 2006.  Nel 1600 il banchiere Tiberio Cerasi commissionò a Ca...

CARAVAGGIO E GUERCINO AL CASINO BONCOMPAGNI LUDOVISI

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   © Photo by Massimo Gaudio Casino Boncompagni Ludovisi o Casino dell'Aurora Il Casino di Villa Boncompagni Ludovisi fu costruito nel 1570 per il cardinale Francesco Maria del Monte, noto collezionista d'arte nonché diplomatico, intellettuale e mecenate protettore di personaggi illustri come Caravaggio e Galileo Galilei. Nel 1621 Del Monte vendette al cardinale Ludovico Ludovisi nipote di papa Gregorio XV Ludovisi, sia la villa che i terreni circostanti, che furono ampliati dallo stesso cardinale fino ad arrivare a 30 ettari, realizzando così una delle più belle ville di Roma, tanto che fu decantata da Goethe, Stendhal, Gogol e D'Annunzio. I giardini erano bellissimi, c'erano giardini segreti, labirinti, fontane, vari edifici tra cui un casino con una Galleria di Statue. Molte delle statue sparse nella villa, oggi si trovano conservate a Palazzo Altemps in Roma, vicino a piazza Navona. C'era anche l'obelisco che ora si trova nella chiesa di Trinità dei Monti. N...

MARIO MAFAI E ANTONIETTA RAPHAËL. UN’ALTRA FORMA DI AMORE ai MUSEI DI VILLA TORLONIA

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  © Photo by Massimo Gaudio Fino al 2 novembre 2025, al Casino dei Principi di Villa Torlonia , apre al pubblico la mostra “Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore” , che a cinquant’anni dalla scomparsa di Antonietta Raphaël e a sessanta da quella di Mario Mafai, propone una nuova riflessione sui due artisti considerati tra i protagonisti delle vicende artistiche del Novecento. L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata dal Centro Studi Mafai Raphaël e curata da Valerio Rivosecchi e da Serena De Dominicis, con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Dai tardi anni Venti, caratterizzati dall’intensità espressiva culminata nel sodalizio definito da Roberto Longhi la “Scuola di via Cavour”, Mario e Antonietta seguono percorsi paralleli ma spesso anche divergenti, fortemente condizionati dalla realtà storica. Mario viene presto considerato un maestro indiscusso, u...