L'INFLUENZA DI CARAVAGGIO NELLA PITTURA NAPOLETANA

Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Davide con la testa di Golia (1609-1610) - Galleria Borghese - Roma
Nella prima decade del '600, Michelangelo Merisi detto Caravaggio (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), ebbe guai seri con la legge e, a seguito del ferimento a morte di un suo rivale, venne condannato a morte. Fuggì da Roma grazie all'appoggio della famiglia Colonna che attraverso alcuni stratagemmi, riuscì a proteggerlo fino al suo arrivo a Napoli. Nella città partenopea, egli vi soggiornò in due periodi diversi, intervallati da un viaggio che fece in Sicilia e Malta. Le sue opere esposte nelle chiese napoletane, furono di stimolo per i pittori del posto, che seguirono lo stile del Merisi. Il primo di questi fu Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello (Napoli 1578 - 1635) che seguì alla lettera lo stile caravaggesco, e nel dipinto del 1625 intitolato Sant'Onofrio lo si nota chiaramente. La luce cruda proveniente dall'alto, penetra nell'oscurità e mette in evidenza il corpo del santo ormai invecchiato.
Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello, Sant'Onofrio (1625) - Palazzo Barberini - Roma
Un'altro pittore napoletano che seguì le orme di Caravaggio, anche se per un breve periodo, fu Massimo Stanzione (Frattamaggiore 1585 - Napoli 1656). Si nota la sua passione per questo genere pittorico guardando un suo dipinto eseguito tra il 1621 ed il 1627 dal titolo Compianto sul Cristo morto, un olio su tela le cui misure sono 125 x 178 cm. Anche qui la luce proveniente dall'alto illumina fortemente Cristo, mentre la Maddalena e l'angelo rimangono quasi al buio.
Massimo Stanzione, Compianto sul Cristo morto (1621-1627) - Palazzo Barberini - Roma
Mattia Preti (Taverna 1613 - La Valletta 1699), non è un pittore napoletano, ma a Napoli trascorse alcuni anni della sua vita pittorica prima di trasferirsi a Malta. In questo periodo ebbe contatti con altri pittori del posto che in qualche modo lo influenzarono, infatti per un breve periodo abbracciò il caravaggismo ed il dipinto Tributo della moneta ne è una valida dimostrazione.
Mattia Preti, Tributo della moneta - Galleria Corsini - Roma
Ci fu in quel periodo un pittore che non era napoletano, e neanche italiano, che però a Napoli trovò una seconda casa. E' lo spagnolo Jusepe de Ribera (Xàtiva 1591 - Napoli 1652), un pittore che dello stile di Caravaggio ne fece un punto di forza, infatti fu uno dei più rilevanti pittori dell'epoca, anche a livello internazionale.
Jusepe de Ribera, San Giacomo - Palazzo Barberini - Roma
Jusepe de Ribera, San Gregorio Magno - Palazzo Barberini - Roma
Un'altro pittore straniero che visse a Napoli e che fu influenzato anch'egli dallo stile di Caravaggio. Parliamo del pittore fiammingo Hendrick van Somer (Lokeren 1607 - Napoli 1656). Molto interessante è il San Girolamo di Enrico il fiammingo (anche così veniva chiamato) che ricorda il celebre dipinto del Caravaggio che si trova alla Galleria Borghese.
Hendrick van Somer, San Girolamo (1652) - Palazzo Barberini - Roma
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, San Gerolamo (1605-1606) - Galleria Borghese - Roma
https://www.massimogaudio-photography.com/

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