Arco trionfale detto di Galla Placidia
Transetto
Le pareti sono decorate con marmi policromi mentre nella parte superiore continuano gli affreschi sulla vita di San Paolo e i tondi con i volti dei papi. Alle due testate vi sono due altari gemelli, realizzati con la malachite donata dallo zar di Russia Nicola I in stile neoclassico. Essi sono dedicati: quello di destra rispetto all'abside, alla Madonna, con pala raffigurante l'Incoronazione della Vergine, mentre quello di sinistra a San Paolo con la pala raffigurante la Conversione di San Paolo. Sempre rispetto l'abside, si affacciano sul transetto due cappelle a destra e due a sinistra. Partendo da sinistra troviamo: La Cappella di Santo Stefano, la Cappella del Santissimo Sacramento, la Cappella di San Lorenzo e la Cappella di San Benedetto.
| Transetto |
| Transetto di destra |
| Transetto di sinistra |
| Transetto di sinistra, Altare della Conversione |
| Transetto di sinistra, Altare della Conversione |
| Transetto di destra, Altare dell'Assunta |
| Cappella del Santissimo Sacramento con il Crocifisso di Pietro Cavallini |
| Cappella di san Benedetto con la statua di Pietro Tenerani |
| Cappella di san Lorenzo con dipinti di Giuseppe Ghezzi |
| Cappella di santo Stefano con la statua di Rinaldo Rinaldi |
| Affresco |
| Affresco |
| Ritratto di papa san Pietro |
Abside e Catino Absidale Il Ciborio
Il Ciborio della fine de XIII secolo, sormonta l'altare miracolosamente scampato all'incendio del 1823. E' opera di Arnolfo di Cambio e sorretto da quattro colonne in porfido rosso, è a coronamento della tomba di San Paolo. Ai quattro angoli dell'edicola, ci sono nicchie sormontate da cuspidi triangolari, dove si trovano statue di San Paolo, San Pietro, San Benedetto e San Timoteo. L'opera risulta una sintesi di tre arti, ovvero architettura, scultura e pittura che fuse tra loro creano un'opera unica.
| Ciborio di Arnolfo di Cambio |
Vorrei riallacciarmi al Ciborio di Arnolfo di Cambio. Durante le ispezioni archeologiche eseguite tra il 2002 ed il 2003 nell'area della Confessione sottostante al Ciborio, hanno permesso di riportare alla luce il sarcofago marmoreo di San Paolo che si trova tutt'ora in posizione originale sotto l'Altare maggiore e che poggia sul piano del calpestio della Basilica realizzata dall'imperatore Teodosio. E' stato necessario il taglio del muro di mattoni rossi per poter riuscire a vedere il fianco del sarcofago. Presso la Confessione arde una fiamma perenne, l'unica sempre accesa in tutta la Basilica ed è alimentata ad olio. Vicino alla lampada ad olio, è posta una teca in bronzo e cristallo, dove al suo interno è custodita la catena che secondo la secolare tradizione, ha segnato la condizione di San Paolo come prigioniero di Roma.
| Confessione con il Sepolcro di San Paolo |
| Tomba col sarcofago di San Paolo |
| Tomba col sarcofago di San Paolo |
| Reliquiario della catena della prigionia di San Paolo |
| Reliquiario della catena della prigionia di San Paolo |
| Fiamma Paolina perenne |
Candelabro del Cero Pasquale
Il Candelabro di San Paolo, presenta una decorazione sull'intera superficie ed è suddiviso in otto settori: un basamento con figure simboliche costituite da bestie mostruose e da figure femminili alludenti alla Grande Babilonia; un registro con motivi vegetali ed animali; scene della Passione di Cristo; la Resurrezione e l'Ascensione; un registro con intrecci vegetali, figure di leoni ed aquile; una coppa reggi cero che porta la luce di Cristo. L'opera è attribuita a Nicola D'Angelo e Pietro Vassalletto appartenenti a due delle famiglie di marmorari più note a Roma dei secoli XII e XIII d.C.
Grazie |
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