LA TESTA ANATOMICA di FILIPPO BALBI

Immagine
#artiebellezzeitaliane © Photo by Massimo Gaudio Filippo Balbi, La Testa anatomica (1854), Olio su tavola Andare in un luogo per una visita programmata e trovare una meraviglia che non ti aspettavi è sempre una bella cosa. Nello specifico, avevo programmato di fare una visita alla Certosa di Trisulti che si trova a Collepardo in provincia di Frosinone. Tra le tante cose da vedere al suo interno, ho notato un manifesto di una mostra che terminerà il 29 di ottobre p.v., dedicata ad una sola opera. Si tratta della Testa anatomica realizzata dal pittore napoletano Filippo Balbi nel 1854. Una mostra che già da sola è un evento dove ovviamente tutto è concentrato sul dipinto, con pannelli che descrivono molto bene l'opera con riferimenti anche storici che hanno portato Balbi alla realizzazione dell'opera. Di sicura ispirazione per l'artista è stato Michelangelo Buonarroti, infatti alcuni corpi che compongono la testa si rifanno ad un bassorilievo dell'artista toscano realiz

Artemisia Gentileschi, Giuditta decapita Oloferne (Napoli)

 #artiebellezzeitaliane

Photo by Massimo Gaudio

Artemisia Gentileschi, Giuditta decapita Oloferne (1612), Olio su tela, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte


Artemisia Gentileschi con la sua bravura è riuscita ad emergere in quello che una volta era considerato come un mondo artistico dominato dalla pittura maschile. 
Artemisia subì uno stupro all'età di ventuno anni da parte del pittore paesaggista Agostino Tassi, collaboratore del padre di lei Orazio. Quanto vissuto dall'artista, nella rappresentazione pittorica fa si che si sia immedesimata nella figura di Giuditta mentre conficca la spada nel collo di Oloferne aiutata dalla fantesca Abra. La tela fu realizzata l'anno successivo la violenza seguendo lo stile caravaggesco, diventando così uno dei capolavori di Artemisia più apprezzati. Fu uno degli migliori artisti capace di comprendere al meglio lo stile di Caravaggio e di metterlo in pratica, infatti, come per la versione del Merisi, anche Artemisia restituisce una scena cruenta dove il sangue del generale assiro cola sulle bianche lenzuola immortalando l'istante in cui viene commesso un efferato omicidio.
Artemisia successivamente riprese più volte l'argomento, infatti alla Galleria degli Uffizi è esposta una versione  molto simile, anch'essa intensamente caravaggesca.


Autore: Artemisia Gentileschi (Roma 1593 -  Napoli dopo 1654)
Titolo: Giuditta decapita Oloferne
Datazione: 1612
Supporto : Olio su tela
Misure (cm): 158,8 x 125,5
Si trova: Museo e Real Bosco di Capodimonte
Luogo: Napoli








Commenti

Post popolari in questo blog

Le sette Virtù di Piero del Pollaiolo e Sandro Botticelli alla Galleria degli Uffizi

LA STANZA DELL'INCENDIO DI BORGO DI RAFFAELLO AI MUSEI VATICANI

NEL PARCO DI AMEDEO BOCCHI