L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI a Palazzo Barberini

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Urbano VIII, 1632, Marmo, cm. 83 Avrei potuto iniziare questo articolo in molti modi vista la grandiosità della mostra iniziata ufficialmente il 18 marzo scorso in occasione del quarto centenario della elezione al soglio pontificio di Maffeo Barberini col nome di Urbano VIII il 6 agosto 1623. Dicevo che avrei potuto iniziare in molti modi diversi, ma quello che più mi viene naturale è quello di dire che non si tratta di una mostra all'interno di uno dei più importanti musei d'Italia, perché è lo stesso museo ad essere "la mostra". Tutto Palazzo Barberini è interessato ad ospitare questo evento intitolato L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI, che in un percorso espositivo articolato in dodici sezioni, ha inizio dallo Spazio Mostre situato al pianterreno per poi proseguire alle sale monumentali e quelle normalmente utilizzate dalla collezione permanente situate al piano nobile. Lo

IL SEPPELLIMENTO DI SANTA PETRONILLA DEL GUERCINO

#artiebellezzeitaliane
Photo by Massimo Gaudio
Giovanni Francesco Barbieri detto IL GUERCINO, Seppellimento di Santa Petronilla (1621-1623) - Musei Capitolini - Roma
Il maestoso dipinto è in realtà una pala d'altare, opera di Giovanni Francesco Barbieri detto IL GUERCINO, dal titolo Seppellimento di Santa Petronilla, un olio su tela realizzato nel 1621-1623 ca. La Santa, è stata una delle prime martiri del Cristianesimo e venne ritenuta per molto tempo figlia dell'apostolo Pietro. Il dipinto è suddiviso in due episodi: la parte in basso quando viene sepolta e quella in alto mente arriva al cospetto di Gesù.
La Francia, durante il medioevo, proclamò Santa Petronilla patrona del regno ed a seguito di ciò fece costruire all'interno della vecchia Basilica di San Pietro, una cappella che poi in seguito venne demolita durante la ricostruzione della Basilica che oggi conosciamo. La pala venne spostata a Palazzo del Quirinale nel '700, ma l'esercito francese alla fine del XVIII secolo la requisì e la portò al Museo del Louvre di Parigi. Un bel giorno però, dopo la caduta di Napoleone, Antonio Canova la recuperò e la portò ai Musei Capitolini da dove non si è più mossa fino ad oggi. GRANDE CANOVA!
Per dare un'idea della sua maestosità, ho allegato una foto con delle persone davanti che l'ammirano. La sala della pinacoteca dove si trova la tela prende il nome dalla Santa ed è situata al secondo piano del Palazzo dei Conservatori.

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