LA TESTA ANATOMICA di FILIPPO BALBI

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#artiebellezzeitaliane © Photo by Massimo Gaudio Filippo Balbi, La Testa anatomica (1854), Olio su tavola Andare in un luogo per una visita programmata e trovare una meraviglia che non ti aspettavi è sempre una bella cosa. Nello specifico, avevo programmato di fare una visita alla Certosa di Trisulti che si trova a Collepardo in provincia di Frosinone. Tra le tante cose da vedere al suo interno, ho notato un manifesto di una mostra che terminerà il 29 di ottobre p.v., dedicata ad una sola opera. Si tratta della Testa anatomica realizzata dal pittore napoletano Filippo Balbi nel 1854. Una mostra che già da sola è un evento dove ovviamente tutto è concentrato sul dipinto, con pannelli che descrivono molto bene l'opera con riferimenti anche storici che hanno portato Balbi alla realizzazione dell'opera. Di sicura ispirazione per l'artista è stato Michelangelo Buonarroti, infatti alcuni corpi che compongono la testa si rifanno ad un bassorilievo dell'artista toscano realiz

Pietro da Cortona, Ritratto del cardinale Giulio Mazzarino

#artiebellezzeitaliane

Photo by Massimo Gaudio

Pietro da Cortona, Ritratto del cardinale Giulio Mazzarino (1644ca.)


Alla Galleria Nazionale d'Arte Antica Galleria Corsini, dal 4 novembre scorso si tiene Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice, la prima personale dedicata alla pittrice e architetta Plautilla Bricci (Roma, 1616 – post 1690) che avrà come termine il 19 aprile prossimo.
All'interno del percorso espositivo e più precisamente in una "nicchia" alla fine della galleria chiamata del cardinale, trova posto il dipinto "Ritratto del cardinale Giulio Mazzarino" realizzato da Pietro da Cortona nel 1644, per celebrare l'ascesa alla porpora del "Cardinale di Francia" avvenuta a distanza nel dicembre del 1641 (perchè Mazzarino si trovava in Francia) per volere di papa Urbano VIII Barberini. L'artista, che con questa opera rappresenta l'espressione ritrattistica romana di età barocca, aveva già lavorato presso la famiglia Barberini nell'abbellimento del loro palazzo. Fu individuato probabilmente dall'abate Elpidio Benedetti, fedele servitore del cardinale, che per lui sbrigava ogni negozio: dai vini pregiati italiani fino ad arrivare alle faccende politiche e diplomatiche. Il collegamento tra questo ritratto e la mostra è la collaborazione che avrebbe avuto luogo tra Pietro da Cortona e Plautilla Bricci vent'anni più tardi in occasione delle pitture della Villa Benedetta fuori Porta San Pancrazio, alle pendici del Gianicolo, paragonata nel settecento a un vascello sopra uno scoglio, della quale la Bricci era l'architettrice.







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