LA TESTA ANATOMICA di FILIPPO BALBI

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#artiebellezzeitaliane © Photo by Massimo Gaudio Filippo Balbi, La Testa anatomica (1854), Olio su tavola Andare in un luogo per una visita programmata e trovare una meraviglia che non ti aspettavi è sempre una bella cosa. Nello specifico, avevo programmato di fare una visita alla Certosa di Trisulti che si trova a Collepardo in provincia di Frosinone. Tra le tante cose da vedere al suo interno, ho notato un manifesto di una mostra che terminerà il 29 di ottobre p.v., dedicata ad una sola opera. Si tratta della Testa anatomica realizzata dal pittore napoletano Filippo Balbi nel 1854. Una mostra che già da sola è un evento dove ovviamente tutto è concentrato sul dipinto, con pannelli che descrivono molto bene l'opera con riferimenti anche storici che hanno portato Balbi alla realizzazione dell'opera. Di sicura ispirazione per l'artista è stato Michelangelo Buonarroti, infatti alcuni corpi che compongono la testa si rifanno ad un bassorilievo dell'artista toscano realiz

Pedro Fernandez da Murcia, La visione del beato Amedeo Menez de Sylva a Palazzo Barberini

 #artiebellezzeitaliane

Photo by Massimo Gaudio

Pedro Fernandez da Murcia, La visione del beato Amedeo Menez de Sylva (1513-1514) Olio su tavola, cm. 277 x 320


Palazzo Barberini in Roma nelle scorse settimane ha riaperto dopo un nuovo riallestimento, undici sale espositive del piano terra che raccolgono opere che vanno dal Medioevo fino agli inizi del '500. Una di queste, la sala 8 per la precisione, ne contiene soltanto due tra le quali una è di grandi dimensioni. L'opera è dello spagnolo Pedro Fernandez da Murcia (Murcia 1480 ca. - dopo 1521) dal titolo La visione del beato Amedeo Menez de Sylva realizzato tra il 1513 ed il 1514.
Dalla natia Spagna l'artista si trasferi in Italia ed ebbe i suoi primi contatti stretti con la cultura lombarda tanto che le sue opere in un primo tempo venivano scambiate per quelle di Bartolomeo Suardi detto il Bramantino e da qui gli venne dato l'appellativo di Pseudo-Bramantino. Fernandez viaggiò molto in Italia, passando anche per Roma e sopratutto a Napoli.
Nella rappresentazione pittorica, risalta al cento la figura dell'Arcangelo Gabriele intento ad indicare al frate francescano la corte celeste dove al centro seduti nella parte più alta si trovano la Vergine e Gesù attorniati da una schiera di sette angeli. Sotto di loro sono rappresentati i personaggi dell'Antico Testamento nella parte di destra, quelli del Nuovo Testamento in quella di sinistra e tra loro si trovano seduti san Giuseppe e san Giovanni Battista. Il frate in ginocchio e orante, è il beato Amedeo Menez da Sylva originario della penisola Iberica. Fu il fondatore della congregazione degli Amadeiti, molto più rigida rispetto ai canoni francescani. Pare che le visioni del teologo siano avvenute sul Gianicolo a Roma in quella che era la roccaforte della congregazione nella chiesa di san Pietro in Montorio.




La Sala 8


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