Pedro Fernandez da Murcia, La visione del beato Amedeo Menez de Sylva a Palazzo Barberini

 #artiebellezzeitaliane

Photo by Massimo Gaudio

Pedro Fernandez da Murcia, La visione del beato Amedeo Menez de Sylva (1513-1514) Olio su tavola, cm. 277 x 320


Palazzo Barberini in Roma nelle scorse settimane ha riaperto dopo un nuovo riallestimento, undici sale espositive del piano terra che raccolgono opere che vanno dal Medioevo fino agli inizi del '500. Una di queste, la sala 8 per la precisione, ne contiene soltanto due tra le quali una è di grandi dimensioni. L'opera è dello spagnolo Pedro Fernandez da Murcia (Murcia 1480 ca. - dopo 1521) dal titolo La visione del beato Amedeo Menez de Sylva realizzato tra il 1513 ed il 1514.
Dalla natia Spagna l'artista si trasferi in Italia ed ebbe i suoi primi contatti stretti con la cultura lombarda tanto che le sue opere in un primo tempo venivano scambiate per quelle di Bartolomeo Suardi detto il Bramantino e da qui gli venne dato l'appellativo di Pseudo-Bramantino. Fernandez viaggiò molto in Italia, passando anche per Roma e sopratutto a Napoli.
Nella rappresentazione pittorica, risalta al cento la figura dell'Arcangelo Gabriele intento ad indicare al frate francescano la corte celeste dove al centro seduti nella parte più alta si trovano la Vergine e Gesù attorniati da una schiera di sette angeli. Sotto di loro sono rappresentati i personaggi dell'Antico Testamento nella parte di destra, quelli del Nuovo Testamento in quella di sinistra e tra loro si trovano seduti san Giuseppe e san Giovanni Battista. Il frate in ginocchio e orante, è il beato Amedeo Menez da Sylva originario della penisola Iberica. Fu il fondatore della congregazione degli Amadeiti, molto più rigida rispetto ai canoni francescani. Pare che le visioni del teologo siano avvenute sul Gianicolo a Roma in quella che era la roccaforte della congregazione nella chiesa di san Pietro in Montorio.




La Sala 8


Commenti

Post popolari in questo blog

Le sette Virtù di Piero del Pollaiolo e Sandro Botticelli alla Galleria degli Uffizi

RAFFAELLO, LA STANZA DELL'INCENDIO DI BORGO AI MUSEI VATICANI

AMEDEO BOCCHI, NEL PARCO (1919)