VIA APPIA ANTICA, LA REGINA DELLE VIE

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Via Appia Antica, detta anche Regina Viarum, è tra le più antiche strade romane e lungo tutto il suo percorso racconta più di 2300 anni di storia. Contrariamente a quanto succede per le altre antiche strade di Roma, alle quali veniva dato il nome a seconda dello scopo per il quale era stata costruita (es. Via Salaria per il sale), via Appia Antica prende il nome dal suo costruttore, ovvero il censore Appio Claudio Cieco, che la realizzò a partire dal 312 a.C. Egli realizzò anche il primo acquedotto per il rifornimento idrico dell'Antica Roma, l'Acquedotto Claudio.
Come detto poco fa, via Appia Antica è una delle più antiche vie di Roma, anche se in realtà quella più antica è via Latina Antica, realizzata ben cinque secoli prima e della quale condivideva lo stesso punto di partenza, ovvero Porta Capena che si trovava a pochi metri dal Circo Massimo. La Regina Viarum nel progetto iniziale arrivava fino a Capua (ora Santa Maria Capua Vetere), ma nel corso dei secoli successivi, divenne sempre più lunga fino ad arrivare nel 191 a.C. a Brindisi, dove è ancora presente una delle due colonne che indicavano il punto terminale della strada.
Del tratto iniziale attualmente si può intuire la posizione che si estende per un circa un chilometro, individuata in via delle Terme di Caracalla e a seguire via di Porta San Sebastiano. Oggi via Appia Antica parte ufficialmente da Porta San Sebastiano che si trova sulle Mura Aureliane. Da lì in poi la strada che prosegue verso sud passando per 11 miglia all'interno del Parco Regionale dell'Appia Antica di ben 3500 ettari, non presenta riferimenti storici diretti, anche se di tanto in tanto affiorano ruderi e costeggia luoghi con forti riferimenti al passato, come la chiesa del "Domine, Quo Vadis?", le Catacombe di San Callisto, la basilica e le Catacombe di San Sebastiano. La magnificenza dell'Antica Roma si concretizza con il complesso archeologico della Villa di Massenzio e subito dopo con il Mausoleo di Cecilia Metella, dove di fronte trovano posto i ruderi della chiesa di San Nicola a Capo di Bove. 
Proseguendo il percorso, dopo un tratto di strada consentito alla viabilità cittadina, si incontra finalmente la vera Appia Antica, quella interdetta al traffico con il fondo stradale originale denominato basolato, formato da grandi blocchi di basalto vulcanico. La carreggiata era larga abbastanza da consentire il passaggio contemporaneo di due carri, uno per ogni senso di marcia ed era fiancheggiata da due marciapiedi in terra battuta (uno per lato) delimitati da un cordolo in pietra. Queste caratteristiche sono ancora visibili, grazie al lavoro dei numerosi archeologi e appassionati, che durante i secoli scorsi la risollevarono dopo l'abbandono avvenuto alla fine dell'Impero Romano. Oggi la vediamo splendida, solare, fiancheggiata da pini e cipressi con numerosi resti di tombe, sepolcri a tempietto, sepolcri a camera e sepolcri a piramide, edicole con rilievi e statue. 
A metà circa del percorso urbano interno al Grande Raccordo Anulare (che fino al 1990 tagliava via Appia Antica, ma ora riunita), si trova la più estesa villa suburbana di Roma che prende il nome Villa dei Quintili, dove secondo la tradizione si svolse il combattimento tra gli Orazi e Curiazi e a poca distanza, sempre sulla via, si trovano i cosiddetti Tumuli degli Orazi. Proseguendo per un chilometro oltre il grande ninfeo della Villa dei Quintili, si incontra sulla sinistra il Mausoleo di Casal Rotondo che in origine era una tomba della quale però si ignora ancora chi fosse il proprietario, trasformata in epoca medievale in torretta di avvistamento e poi in un casale. Di fianco si trova una grande quinta in laterizio innalzata nel XIX secolo dall'archeologo e architetto Luigi Canina, il quale vi espose i frammenti ritrovati vicino al monumento.
Il tratto demaniale di via, come già scritto, prosegue oltre il GRA fino ad arrivare a Santa Maria delle Mole-Frattocchie, una frazione del comune di Marino, dove giunge al termine il tratto di via Appia Antica che si trova all'estremo lembo sud dell'omonimo Parco Regionale.


Via Appia Antica nei pressi della Chiesa del Quo Vadis?

Via Appia Antica nei pressi del Circo di Massenzio

Via Appia Antica nei pressi del Mausoleo di Cecilia Metella ed il Castrum Caetani

Via Appia Antica nei pressi di via Erode Attico

Via Appia Antica nei pressi di via Erode Attico

Via Appia Antica nei pressi della Villa dei Quintili

Via Appia Antica, Villa dei Quintili

Via Appia Antica, Casal Rotondo

Via Appia Antica presso Santa Maria delle Mole-Frattocchie

Via Appia Antica presso Santa Maria delle Mole-Frattocchie, Sepolcro con Torre Secchi

Il tipico selciato di Via Appia Antica



Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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