LUIGI RUSSOLO, UNA VITA TRA PITTURA E MUSICA
© Photo by Massimo Gaudio
Luigi Russolo, Autoritratto con teschi (1909) Olio su tela, 67 x 50 cm, Museo del Novecento-Milano |
Luigi Russolo nacque a Portogruaro nelle vicinanze di Venezia il 30 aprile del 1885.
Russolo ereditò dal padre Domenico l'arte della musica in quanto era l'organista del duomo della cittadina e direttore della Schola Cantorum di Latisana che a quei tempi erano sotto l'Impero Austro-Ungarico. Il padre era anche orologiaio e queste due arti furono per Luigi Russolo fonte di ispirazione per intraprendere il cammino musicale, creando addirittura strumenti musicali come l'Intonarumori, usato in varie occasioni come durante il Gran concerto futurista per intonarumori nel 1914 a Milano. La musica fu molto importante per lui, infatti, questo portò l'artista a realizzare poche ma ottime opere pittoriche seguendo il movimento Futurista.
Russolo iniziò il suo cammino nella pittura seguendo alcuni corsi all'Accademia di Brera di Milano e lavorò come apprendista durante i restauri dei decori nel Castello Sforzesco e nel Cenacolo di Leonardo, ma il 1909 fu per lui l'anno della svolta con la creazione di alcune opere che gli permisero di conoscere artisti futuristi come Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Filippo Tommaso Marinetti capostipite del primo Futurismo.
Con l'avvento del Fascismo, Russolo decise di non aderirvi con la conseguente esclusione dai Futuristi. Grazie a Enrico Prampolini riuscì a riavvicinarsi al Futurismo e le sue musiche furono utilizzate come colonna sonora di tre film futuristi. Questo non bastò per il suo sostentamento economico, così nel 1926 iniziò a lavorare come operaio e successivamente si sposò con la maestra elementare Maria Zanovallo. Continuò comunque a esporre le sue opere anche nel decennio successivo che lo portarono ad aderire al collettivo Cercle et Carré di Parigi. Nel 1944 tenne l'elogio funebre dell'amico Filippo Tommaso Marinetti morto a Bellagio sul lago di Como. Morì a Laveno-Mombello il 4 febbraio 1947, sempre sul lago di Como, dove riposano le sue spoglie.
Luigi Russolo, La rivolta (1911) Olio su tela, 150,8 x 230,7 cm, Kunstmuseum Den Haag - L'Aia |
Luigi Russolo, Lampi (1910) Olio su tela, GNAMC-Roma |
Luigi Russolo, Profumo (1910) Olio su tela, 65,5 X 67,5 cm, Mart-Trento e Rovereto |
Luigi Russolo, Sintesi plastica dei movimenti di una donna (1912) Olio su tela, 86 x 65 cm, Collezione del Musée de Grenoble |
![]() |
Luigi Russolo, Impressioni di bombardamento (sharpnel e granate) (1926) Olio su tela, Comune di Portogruaro |
Vi ringrazio.
Arrivederci al prossimo articolo.
Massimo
Commenti
Posta un commento