CARAVAGGIO E GUERCINO AL CASINO BONCOMPAGNI LUDOVISI

  © Photo by Massimo Gaudio

Casino Boncompagni Ludovisi o Casino dell'Aurora

Il Casino di Villa Boncompagni Ludovisi fu costruito nel 1570 per il cardinale Francesco Maria del Monte, noto collezionista d'arte nonché diplomatico, intellettuale e mecenate protettore di personaggi illustri come Caravaggio e Galileo Galilei.
Nel 1621 Del Monte vendette al cardinale Ludovico Ludovisi nipote di papa Gregorio XV Ludovisi, sia la villa che i terreni circostanti, che furono ampliati dallo stesso cardinale fino ad arrivare a 30 ettari, realizzando così una delle più belle ville di Roma, tanto che fu decantata da Goethe, Stendhal, Gogol e D'Annunzio. I giardini erano bellissimi, c'erano giardini segreti, labirinti, fontane, vari edifici tra cui un casino con una Galleria di Statue. Molte delle statue sparse nella villa, oggi si trovano conservate a Palazzo Altemps in Roma, vicino a piazza Navona. C'era anche l'obelisco che ora si trova nella chiesa di Trinità dei Monti.
Nel 1858 il principe Antonio Boncompagni-Ludovisi fece apportare al Casino sostanziali modifiche strutturali facendo ampliare il volume attraverso avancorpi posti su ogni lato dell'edificio, conferendo così una forma a pianta cruciforme.
Purtroppo trenta anni dopo per via del disamore degli eredi, della recente nomina di Roma a capitale del Regno d'Italia e per gli auspici del sindaco di Roma duca Leopoldo Torlonia, la villa fu stravolta dalle lottizzazioni e conseguente costruzione dei palazzi che si trovano in quello che oggi è il Rione Ludovisi. Degli edifici storici della villa, rimangono solo il Casino e la facciata e lo scalone dell'ex Palazzo Grande nascosto però da Palazzo Margherita attuale sede dell'ambasciata USA.
Il casino si trova in posizione rialzata rispetto agli edifici che lo circondano e si sviluppa su due piani con attico e torretta belvedere. Le stanze furono affrescate da Caravaggio, Guercino, Agostino Tassi, Domenichino e Paul Brill. Queste opere conferiscono all'edificio un valore artistico di elevato pregio.

2 Ingresso, Portale con l'iscrizione Cardinale Ludovisi Camerlengo

2 Ingresso, Stendardo della famiglia Boncompagni-Ludovisi

2 Ingresso, Volta

Dopo aver varcato la porta d'ingresso si passa per una piccola sala con la volta finemente affrescata e si arriva nella Sala dell'Aurora chiamata così per via dell'affresco a tempera realizzato dal Guercino con l'aiuto di Agostino Tassi che ha curato le decorazioni architettoniche. L'Aurora vola su un carro dorato trainato da due cavalli nell'immensità della volta celeste mentre abbandona la notte per andare verso il nuovo giorno e un amorino vola verso di lei per adornarla con una ghirlanda di rose. Oltre alla Sala, l'opera dà il nome al Casino stesso. Sempre al piano terra, dalla sala dell'Aurora si passa in una sala arredata con la volta affrescata e sulle pareti ci sono vari dipinti tra cui il ritratto di Gregorio XV. Dalla sala si accede a una veranda con una splendida vista sul giardino.

3 Sala dell'Aurora, Guercino, L'Aurora





3 Sala dell'Aurora

3 Sala dell'Aurora, Ritratto di Gaetano Boncompagni Ludovisi

3 Sala dell'Aurora, Ritratto di Luigi Boncompagni Ludovisi

4 Ritratto di papa Gregorio XV Ludovisi

4 Salotto

4 Salotto, Volta

5 Veranda


Per salire al piano nobile, bisogna ritornare alla Sala dell'Aurora e da qui attraverso una scala a chiocciola si giunge alla Sala della Fama. Anche qui sulla volta c'è un affresco del Guercino realizzato con l'aiuto di Agostino Tassi raffigurante Fama, Onore e Virtù, intendendole come qualità proprie della famiglia Ludovisi. 

6 Scalone

7 Sala della Fama

7 Sala della Fama, Guercino, Rappresentazione allegorica della Fama

7 Sala della Fama, Ritratto del cardinale Filippo Boncompagni

7 Sala della Fama, Ritratto di Filippo Guastavillani Boncompagni

7 Sala della Fama,
Carlo Siviero, Ritratto di Nicoletta Boncompagni Ludovisi, Principessa di Piombino

7 Sala della Fama, Uscita verso lo scalone


Da qui attraverso una piccola porta si accede a una piccola stanza con il soffitto molto basso rispetto al resto dell'edificio, voluto molto probabilmente dal cardinale Del Monte per la sua passione per l'alchimia. Sulla volta di questa stanza c'è un dipinto a olio su muro di Caravaggio dove sono ritratti Giove, Plutone e Nettuno, realizzato tra il 1597 e il 1600 per il cardinal Del Monte con allusioni alla trasmutazione dei metalli. Oltre alla triade alchemica, sono rappresentati tre animali: l'aquila, Cerbero e un cavallo marino. Al centro del dipinto c'è una grande sfera al cui interno si riconoscono alcuni segni zodiacali. Sentendosi criticato di non sapere eseguire opere con prospettive, Caravaggio per la realizzazione del dipinto pare si sia posizionato sopra uno specchio ritraendosi in tutte e tre le divinità.

8 Saletta Caravaggio


8 Caravaggio,  Giove, Nettuno e Plutone





Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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