L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI a Palazzo Barberini

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Urbano VIII, 1632, Marmo, cm. 83 Avrei potuto iniziare questo articolo in molti modi vista la grandiosità della mostra iniziata ufficialmente il 18 marzo scorso in occasione del quarto centenario della elezione al soglio pontificio di Maffeo Barberini col nome di Urbano VIII il 6 agosto 1623. Dicevo che avrei potuto iniziare in molti modi diversi, ma quello che più mi viene naturale è quello di dire che non si tratta di una mostra all'interno di uno dei più importanti musei d'Italia, perché è lo stesso museo ad essere "la mostra". Tutto Palazzo Barberini è interessato ad ospitare questo evento intitolato L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI, che in un percorso espositivo articolato in dodici sezioni, ha inizio dallo Spazio Mostre situato al pianterreno per poi proseguire alle sale monumentali e quelle normalmente utilizzate dalla collezione permanente situate al piano nobile. Lo

REMBRANDT ALLA GALLERIA CORSINI

Photo by Massimo Gaudio
Rembrandt van Rijn, Autoritratto come San Paolo (1661) Olio su tela

Nel tardo pomeriggio di ieri, presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica, Galleria Corsini a Roma, si è svolta l'anteprima della mostra dedicata al pittore ed incisore olandese Rembrandt van Rijn (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Nella sala chiamata Camera dei dipinti di canonizzazione, dove tra l'altro è visibile lo splendido mosaico di Pietro Paolo Cristofari, Ritratto di Clemente XII e Neri Maria Corsini (1738-1739), è stata allestita la mostra che accoglie l'Autoritratto come San Paolo, un olio su tela che misura 91 x 77 cm firmato e datato dall'artista nel 1661. Il dipinto proviene dal Rijksmuseum di Amsterdam, ma in realtà prima di arrivare nella sua attuale collocazione, ebbe varie proprietari in giro per l'Europa tra i quali i Corsini. Lo acquistò il cardinal Neri Maria Corsini dalla vedova dell'allora pittore e direttore dell'Accademia di Francia a Roma Nicolas Vleughels verso la metà del settecento. Rimase esposto presso la Galleria dei quadri nella sala principale di Palazzo Corsini fino al 22 Maggio del 1799 quando fu venduto insieme ad altri 24 quadri da Ludovico Radice, maestro di casa dei Corsini, per pagare le tasse imposte dai francesi.
Questo quadro, fa parte degli oltre ottanta autoritratti che l'artista ha eseguito tra dipinti, disegni ed incisioni. In questo caso l'artista è voluto apparire nelle vesti di San Paolo, riconoscibile dalla spada e dal volume delle epistole. Il restauro ha evidenziato una finestra con le sbarre posta nella parte scura a destra del dipinto, che fa riferimento ad una delle tante prigione dove il santo è stato rinchiuso prima del suo martirio.
Durante il percorso espositivo, ho trovato interessante due copie del dipinto di Rembrandt. La prima è dell'incisore inglese Charles Turner (Woodstock 1774 - Londra 1857) realizzata nel 1809 con la tecnica mezzatinta che misura 50 x 41 cm. La seconda copia è dell'incisore italiano Giuseppe Longhi (Monza 1766 - Milano 1831) realizzata nel 1799 con la tecnica acquaforte che misura 23,7 x 18,5 cm.
Come fotografo devo ringraziare chi ha curato la mostra per aver utilizzato un vetro antiriflesso posto a protezione dell'opera. Questa accortezza ha permesso la quasi totale riduzione dei riflessi che di solito, purtroppo, impediscono la buona riuscita delle fotografie.

Charles Turner, Copia dell'Autoritratto come San Paolo di Rembrandt van Rijn (1809) Mezzatinta
Giuseppe Longhi, Copia dell'Autoritratto come San Paolo di Rembrandt van Rijn (1799) Acquaforte

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