Tiziano Vecellio, Cristo flegellato


Tiziano Vecellio, Cristo flegellato (1560)

Questa opera di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488/1490 - Venezia 1576), è esposta nella Sala di Psiche della Galleria Borghese in Roma.
Il Cristo flagellato risale all'ultimo periodo artistico di Tiziano (1560). Nell'olio su tela che misura 87 x 62,5 cm, l'artista enfatizza la drammaticità espressiva del Cristo legato alla colonna con toni scuri ed in alcuni punti i tratti risultano poco delineati. La luce che corre su parte del corpo martoriato e sofferente tanto da preannunciare l'inevitabile epilogo, porta lo sguardo sul volto che risalta sullo sfondo scuro in modo chiaro e ben definito rispetto al resto del dipinto, dove lo sguardo è rivolto verso l'alto come volesse comunicare con colui che lo avrebbe accolto a breve. 
Com'è successo per le altre opere di Tiziano esposte nella Sala, anche di questa non si hanno notizie certe del suo ingresso all'interno della Collezione, di sicuro è citato nell'invertario del cardinale Scipione Borghese del 1615-1630.

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