L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI a Palazzo Barberini

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Urbano VIII, 1632, Marmo, cm. 83 Avrei potuto iniziare questo articolo in molti modi vista la grandiosità della mostra iniziata ufficialmente il 18 marzo scorso in occasione del quarto centenario della elezione al soglio pontificio di Maffeo Barberini col nome di Urbano VIII il 6 agosto 1623. Dicevo che avrei potuto iniziare in molti modi diversi, ma quello che più mi viene naturale è quello di dire che non si tratta di una mostra all'interno di uno dei più importanti musei d'Italia, perché è lo stesso museo ad essere "la mostra". Tutto Palazzo Barberini è interessato ad ospitare questo evento intitolato L’IMMAGINE SOVRANA. URBANO VIII E I BARBERINI, che in un percorso espositivo articolato in dodici sezioni, ha inizio dallo Spazio Mostre situato al pianterreno per poi proseguire alle sale monumentali e quelle normalmente utilizzate dalla collezione permanente situate al piano nobile. Lo

Danae di Antonio Allegri detto Correggio

 #artiebellezzeitaliane

Photo by Massimo Gaudio
Antonio Allegri detto CORREGGIO, Danae (1530-1531)

L’opera raffigura l’istante in cui Danae, figlia del re di Argo – che l’aveva rinchiusa in una torre per evitare di generare – si congiunge a Giove trasformato in pioggia d’oro. Dalla loro unione nascerà Perseo che, come aveva predetto un oracolo, provocherà la morte del re. La tela fa parte della serie degli Amori di Giove (insieme alla Leda, Il Ratto di Ganimede e Giove e Io) che Correggio dipinse per Federico II Gonzaga, allo scopo di farne dono a Carlo V in occasione della sua incoronazione a Bologna nel 1530. Danae è uno dei pochissimi dipinti di Correggio in cui la scena è ambientata in un interno domestico. L’intimità dell‘atmosfera è accresciuta dalla presenza dei due amorini che testano su una pietra di paragone la purezza dell’oro. Questo è presente sia nella punta della freccia tirata da Cupido, sia nelle goccioline di pioggia d’oro in cui si è trasformato il padre degli Dei, segno inequivocabile di un amore superiore ed eterno. 

La storia delle varie proprietà: Mantova (metà del sec. XVI); vendita di Pompeo Leoni all’ambasciatore di Rodolfo II (1603); a Stoccolma (1652); a Roma presso Cristina di Svezia (1689); acquisto di Pierre Crozat in Francia (1721); collezione d’Orleans (1727); acquisto di Camillo Borghese a Parigi (1827). (testo tratto dal sito della Galleria Borghese)

Autore: Antonio Allegri detto Correggio (Correggio 1489 ca. -1534)
Titolo: Danae
Datazione: 1530 - 1531
Supporto : Olio su tela
Misure (cm): 161 x 193
Si trova: Galleria Borghese
Luogo: Roma





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