PORTA ESQUILINA O ARCO DI GALLIENO

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L'Arte di fotografare l'Arte


Porta Esquilina o Arco di Gallieno

Le origini della Porta Esquilina che si trova nell'omonimo rione di Roma, risalgono al periodo repubblicano e faceva parte delle Mura serviane risalenti al VI secolo a.C., fatte costruire dal re di Roma Tarquinio Prisco per la difesa della città. Quella che in origine era costruita in blocchi di tufo, fu trasformata dall'imperatore Augusto in quella che vediamo oggi, costruita interamente in travertino e monumentalizzata. Due secoli e mezzo più tardi un prefetto di Roma, tale Marco Aurelio Vittore, devoto al suo imperatore, in occasione di un restauro fece incidere un'iscrizione ancora visibile dedicata a Gallieno e sua moglie Cornelia Salonina. Essa recita:

GALLIENO CLEMENTISSIMO PRINCIPI CVIVS INVICTA VIRTVS SOLA 
PIETATE SVPERATA EST ET SALONINAE SANCTISSIMAE AVG
AVRELIVS VICTOR V E DICATISSIMVS NVMINI MAIESTATIQVE EORVM

A GALLIENO, CLEMENTISSIMO PRINCIPE, IL VALORE INVITTO DEL QUALE FU SUPERATO SOLO DALLA SUA RELIGIOSITA' E A SALONINA, VIRTUOSISSIMA AUGUSTA.
AURELIO VITTORE, UOMO EGREGIO, DEVOTISSIMO AGLI DEI E ALLA LORO MAESTA'

L'Arco di Gallieno aveva due fornici laterali abbattute a metà del XV secolo per la costruzione della chiesa dedicata ai santi Vito e Modesto, attualmente addossata su un lato dell'arco. Lo stesso si è reso partecipe di un altro evento, quello in cui furono appese sotto di esso, le chiavi della Porta Salicicchia di Viterbo come segno di sottomissione della città a nord di Roma avvenuta nel XIII secolo e rimaste lì fino al 1825.




GALLIENO CLEMENTISSIMO PRINCIPI CVIVS INVICTA VIRTVS SOLA 
PIETATE SVPERATA EST ET SALONINAE SANCTISSIMAE AVG
AVRELIVS VICTOR V E DICATISSIMVS NVMINI MAIESTATIQVE EORVM


Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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