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Guido Reni, Ritratto del Cardinale Bernardino Spada

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Guido Reni, Ritratto del Cardinale Bernardino Spada (1631) Galleria Spada - Roma Rarissimo esempio della produzione ritrattistica di Guido Reni, il dipinto fu eseguito a Bologna tra il 1630 e il 1631, quando il Cardinal Bernardino ricopriva la funzione di legato pontificio nella città emiliana. Vertice assoluto di introspezione psicologica, questo capolavoro della ritrattistica italiana del Seicento restituisce la nobiltà, la finezza intellettuale e la spiritualità del Cardinale, mostrato all'interno del proprio studio in atto di scrivere una missiva al pontefice, come indica la scritta Beatus Padre che compare sul foglio; alle sue spalle, l'archivio contenente la corrispondenza del porporato, una soluzione che ci trasporta sia nel mondo ufficiale che in quello più intimo del personaggio ritratto.  La magistrale abilità di Guido Reni nel rendere la naturalezza delle cose, al contempo divinizzandole, è evidente qui sia

Salomè con la testa del Battista di Guido Reni

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Guido Reni, Salomè con la testa del Battista (1638-1639 ca.) - Galleria Corsini - Roma La figura di Salomè si staglia su un fondo grigio e indistinto, dal quale emerge portando su un piatto la testa recisa del Battista, da consegnare alla madre Erodiade. Il Vangelo (Mt. 14, 1-12) narra, infatti, che Erode Antipa avesse fatto arrestare il santo per l’aperta critica alla sua unione con Erodiade, già moglie del fratello, ma che non avesse avuto il coraggio di farlo uccidere.  Durante un banchetto in suo onore, Salomè si esibì in una sensuale danza che colpì Erode talmente tanto da prometterle di esaudire qualunque suo desiderio; la fanciulla, istigata dalla madre, chiese allora di avere «su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».  La versione di Guido Reni si concentra sulla messa in scena del contrasto tra l’episodio narrativo – una fanciulla che porta una testa mozzata su un piatto – e il volto di Salomè, che punta gli occhi

GINEVRA CANTOFOLI, LA NUOVA STELLA DI PALAZZO BARBERINI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Ginevra Cantonfoli,   Donna con turbante (1650 ca.) Olio su tela - Palazzo Barberini - Roma Il ritratto della ragazza in questo articolo, a parer mio tra quelli femminili è uno dei più belli presenti all'interno della  Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini  a Roma. Sapevo già che l'autore era in dubbio e in cuor mio speravo che  Ritratto di Beatrice Cenci  restasse attribuito a  Guido Reni  (Bologna 1575 - 1642), ma a quanto pare è arrivata l'ufficialità da parte di Palazzo Barberini che l'autore, anzi, l'autrice sia stata la pittrice bolognese  Ginevra Cantofoli  (Bologna 1618 - 1672) ed il titolo in questo caso è  Donna con turbante . Anche qui si tratta di un'attribuzione e se è confermata, sarebbe in dubbio anche la storia che vede il pittore bolognese, eseguire il ritratto della ragazza il giorno prima della sua esecuzione avvenuta l'11 Settembre del 1599, quindi, il fatto

Guido Reni, San Sebastiano

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Guido Reni, San Sebastiano (1615-1616) - Musei Capitolini - Roma Autore: Guido Reni (Bologna 1575 - 1642) Titolo: San Sebastiano Datazione: 1615 - 1616 Supporto : Olio su tela Misure (cm): 128 x 98 Si trova: Musei Capitolini Luogo: Roma  

GUIDO RENI E AGOSTINO MASUCCI PER I CORSINI

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Guido Reni, Visione di san'Andrea Corsini (1629 ca.) - Galleria degli Uffizi - Firenze Fino allo scorso Febbraio, presso la Galleria Corsini a Roma, era in corso una mostra dedicata alle opere di Guido Reni (Bologna 1575 - 1642) ed Agostino Masucci (Roma 1691 - 1758). Ad entrambi gli artisti, sono state commissionate dalla famiglia Corsini molte opere, come ad esempio la Visione di san'Andrea Corsini di Guido Reni, commissionata nel 1629 dai Corsini per la canonizzazione del santo vescovo fiorentino vissuto nel XIV secolo, avvenuta nel 1629 sotto il pontificato di Urbano VIII Barberini. Ad Agostino Masucci, fu commissionata nel 1732 da Clemente XII Corsini, una copia ingrandita del dipinto del Reni perché servisse da modello per farne una replica in mosaico come pala d'altare che fu eseguita da Pietro Paolo Cristofari e collocata poi nella cappella di famiglia alla Basilica di San Giovanni in Laterano. La te