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VITTORIO MATTEO CORCOS, SOGNI (1896)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Vittorio Matteo Corcos, Sogni (1896) Nel quartiere Pinciano di Roma, di fronte al parco di Villa Borghese, si trova la Galleria Nazionale di Arte Moderna. Tra le opere di pittori illustri come Klimt, Modigliani, Degas, Van Gogh e molti altri, ce n'è uno che cattura l'attenzione di molti. Mi riferisco a un dipinto del pittore livornese Vittorio Matteo Corcos dal titolo Sogni del 1896. Il dipinto ritrae Elena Vecchi, una giovane ragazza seduta su una panchina con accanto alcuni libri, un ombrellino parasole bianco e un cappellino in paglia da dove spunta una rosa che ha ormai perso i petali. L'artista è riuscito a dare alla figura della ragazza una tridimensionalità che la rende quasi reale, che ci catapulta verso il periodo della Belle Époque, dandoci quelle sensazioni tipiche del periodo. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

GALLERIE NAZIONALI DI ARTE ANTICA - PALAZZO BARBERINI, IL '700 DI MARCO BENEFIAL

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Sala espositiva Una delle sale nella nuova ala sud del Museo Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini, è dedicata alla pittura romana che ha caratterizzato il periodo tra il 1670 e il 1750. Molti sono stati gli artisti di rilievo che hanno avuto modo di esprimersi con la loro pittura. Nei primi decenni di questo periodo l'influenza barocca di Gian Lorenzo Bernini (Napoli 1598 - Roma 1680) era ancora molto forte, ed è rimasta tale fino a fine secolo, grazie anche al lavoro di molti artisti. A questi si aggiunge la pittura di Marco Benefial (Roma 1684 - 1764), che è ormai attivo ben dentro il nuovo secolo dei Lumi. Marco Benefial, Ercole e Onfale (1735-1740) Olio su tela Marco Benefial, Piramo e Tisbe (1735-1750) Olio su tela Marco Benefial, Ritratto della famiglia Quarantotti (la famiglia del Missionario) (1756) Olio su tela Marco Benefial, Santa Maria da Cortona ritrova il cadavere dell'Amante (1728-1732) Ol

SASSOFERRATO, MADONNA COL BAMBINO E ANGELI

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Giovan Battista Salvi detto SASSOFERRATO, Madonna con Bambino e angeli Giovan Battista Salvi detto Sassoferrato per via del luogo in cui nacque nel 1609, è conosciuto per i suoi dipinti dove il soggetto principale è la Madonna. Si trasferì a Roma dal 1641 dove visse, si sposò e morì nel 1685. La Galleria Corsini in Roma conserva una sua opera, un olio su tela che misura 100 x 75 cm, dove il soggetto è la Madonna col Bambino tra gli angeli. Mi piace molto quest'opera perché l'artista è riuscito a ricreare quell'atmosfera materna dove la Madre stringe a sé in un tenero abbraccio il proprio Bambino che dorme. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

GIAN LORENZO BERNINI PITTORE

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Gian Lorenzo Bernini, Autoritratto in età matura (1630-1635), Galleria Borghese, Roma Tutti sanno che Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) è stato un grande artista e uno dei massimi esponenti dello stile barocco. È stato uno dei più grandi scultori del '600 e le sue opere vengono ammirate sempre con grande interesse. Oltre a essere uno scultore molto attivo, è stato anche un grande architetto e a lui si devono interventi all'interno della Basilica papale di San Pietro e vari progetti di chiese sul suolo romano ai quali vanno aggiunti progetti urbanistici come piazze ed edifici. C'è anche un altro lato del Bernini che non viene tanto messo in risalto ed è quello pittorico. Non ci sono tante opere del maestro che si possono ammirare. A Galleria Borghese si trovano tre dipinti: un autoritratto giovanile del 1623, un autoritratto in età matura del 1630-1635 che tra l'altro è stato utilizzato per le banconote da 50

CARAVAGGIO, GIUDITTA E OLOFERNE (1600 ca.)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Giuditta e Oloferne (1600 ca.) Olio su tela, cm. 145 x 195 Senza togliere nulla agli altri musei di Roma, la Galleria Nazionale di Arte Antica Palazzo Barberini è uno dei musei che preferisco perché oltre alla bellissima architettura che si deve a Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Carlo Maderno, al suo interno ci sono opere di grande valore e interesse come, ad esempio, le opere che sono racchiuse in una sala a Lui dedicata. Mi riferisco alla sala 20 dedicata a Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO (Milano 1571 - Porto Ercole 1610). Al suo interno oltre a opere di pittori importanti come Giovanni Baglioni e Orazio Borgianni classificati come caravaggisti, ci sono tre opere dell'artista milanese tra cui un capolavoro della pittura italiana. Mi riferisco al Giuditta e Oloferne realizzato nel 1599. Le fotografie parlano da sole, raccontano l'intensità della scena rappresen

JACOPO LIGOZZI, BOTANICA

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Jacopo Ligozzi, Anemone Il pittore veneto Jacopo Ligozzi (Verona 1547 - Firenze 1627) ha creato le presenti illustrazioni botaniche durante il suo periodo di permanenza a Firenze a seguito della chiamata da parte del granduca Francesco I de' Medici. In quel periodo venne apprezzato dal naturalista e botanico Ulisse Aldrovandi che diventò un suo grande estimatore. L'artista, non si è interessato soltanto alla botanica. Durante la sua vita lavorativa, Ligozzi ha avuto modo di lavorare principalmente per la famiglia dei Medici a partire dal 1577, ma prima ha avuto modo di lavorare presso varie chiese del veronese sia da solo che insieme a suo padre, anch'egli pittore, inoltre c'è stato un periodo lavorativo a Trento al servizio del cardinale Cristoforo Madruzzo. Jacopo Ligozzi, Avicennia Germinans Jacopo Ligozzi, Datura Stramonium Jacopo Ligozzi, Dictamnus Albus Jacopo Ligozzi, Hyacinthus Orientalis Jacopo Ligo

PICASSO, SIPARIO DI PARADE (1917)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Pablo Ruiz y Picasso, Il Sipario di parade (1917) 19,40 x 10,50 metri La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini, ha avuto l'onore di ospitare un'opera del grande Pablo Ruiz y PICASSO molto particolare, infatti per le sue straordinarie dimensioni è stato impegnato l'intero Salone Pietro da Cortona che con i suoi 520 mq., era l'unico Museo della capitale capace di contenerla. L'opera faceva parte della mostra dedicata a Picasso svoltasi nel 2017 nelle Scuderie del Quirinale e lì non c'erano sale idonee per ospitarla. L'opera a cui mi riferisco è un sipario che misura 16,40 x 10,50 metri pari a 172 mq ed è il dipinto più grande che Picasso abbia realizzato e porta come titolo Il sipario di Parade del 1917, commissionato da Sergej Djagilev per un balletto teatrale ideato da Jean Cocteau chiamato "Parade" andato in scena il 18 maggio 1917 a Parigi. Nonostante fosse dest

GIOVANNI BATTISTA CARACCIOLO DETTO BATTISTELLO, SANT'ONOFRIO (1625)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello, Sant'Onofrio (1625) Olio su tela Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello (Napoli 1578 - 1635), fu uno dei primi pittori a seguire le orme di Caravaggio durante la sua permanenza a Napoli e fu anche uno degli artisti più talentuosi tra quelli che si cimentaranno con le nuove tecniche apportate dal Merisi. Alla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma, si trova uno dei dipinti del caravaggesco napoletano che si intitola Sant'Onofrio, un olio su tela che misura 180 x 116 cm, realizzato nel 1625. Battistello ha voluto mettere in risalto il corpo macilento e provato dell'anziano santo, causato da più di sessant'anni di vita nel deserto dopo aver ripudiato le sue origini regali. La scena diventa ancor più cruda con lo sfondo scuro e con la luce proveniente dalla parte posteriore destra che mette in risalto sia la sua condizione fisica,

PALAZZO GIUSTINIANI, VOLTA DELLA SALA ZUCCARI

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Sala Zuccari, La volta - Palazzo Giustiniani - Roma Uno dei Palazzi del Senato della Repubblica italiana è Palazzo Giustiniani dove il 27 dicembre del 1947 fu firmata la Costituzione Italiana. Sullo stesso piano poco distante c'è la Sala Zuccari, chiamata così in origine per via degli affreschi del pittore marchigiano Federico Zuccari (Sant'Angelo in Vado 1539 - Ancona 1609). Recenti studi però, indicano in Antonio Tempesta e Pietro Paolo Bonzi i più probabili realizzatori dei dipinti. Sulle pareti della Sala, sono affrescate colonne tortili in bronzo, che alludono al Tempio di Salomone ed evocano l'atmosfera di un portico antico. Nella volta sono raffigurati cinque episodi delle storie della vita di Salomone: Salomone unto re, La costruzione del Tempio, Il giudizio di Salomone, I figli costretti a trafiggere il cadavere del padre. Al centro è raffigurato L'incontro di Salomone con la regina di Saba. Intorno

TIZIANO VECELLIO, AMOR SACRO E AMOR PROFANO (1515 ca.)

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© Photo by Massimo Gaudio L'Arte di fotografare l'Arte Tiziano Vecellio, Amor Sacro e Amor Profano (1515 ca.) Galleria Borghese - Roma Questa opera di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488/1490 - Venezia 1576), è esposta nella Sala di Psiche della Galleria Borghese in Roma. La tela dal titolo Amor Sacro e Amor Profano che ha delle misure considerevoli (118 x 279 cm), è stata realizzata intorno al 1515, molto probabilmente commissionata dal Segretario del Consiglio dei Dieci, Niccolò Aurelio in occasione del suo matrimonio con Laura Bagarotto, la cui impresa araldica compare sul fondo del bacile d’argento appoggiato sopra il sarcofago, mentre lo stemma dello sposo è scolpito sul fronte del sarcofago. Che si tratti di un dipinto incentrato sul loro matrimonio è sottolineato da vari simboli che Tiziano vi ha inserito, come ad esempio la coroncina di mirto e la fibbia indossata dalla fanciulla a sinistra. Quella di destra che sembra avere le stesse sembianze è, in contrapposizione